06.04.2025  “Un figlio deve smettere prima o poi di essere un figlio, ma un genitore non può mai smettere di essere un genitore, qualunque cosa accada” – Nelle sale cinematografiche dal 24 aprile del 2025, il nuovo film di Ivano De Matteo, “Una figlia”.

Presentato a Bari in occasione del Bif&st 2025 (Bari International Film&TV Festival), induce lo spettatore a porsi importanti interrogativi in merito all’attenzione nei confronti dello stato psicoemotivo delle nuove generazioni. Un delitto giovanile, inaspettato, in una famiglia normale, la follia di un secondo, condizione assurda ma purtroppo documentata statisticamente come possibile, dai diversi episodi di cronaca.

Il punto macchina

Ivano De Matteo è un regista fermamente impegnato nella trasposizione in film delle dinamiche educative e comportamentali, affronta il film con la consapevolezza di essere padre e di essere nella condizione in cui tutto può succedere, cercando attraverso il lavoro di regista di esorcizzare le sue paure.

Gira assolutamente in pellicola e osserva una forte similitudine tra l’imprimere una pellicola cinematografica e lo scorrere della vita stessa, perchè girare in pellicola vuol dire essere pienamente consapevoli e responsabili di quello che si sta facendo, sapere che non si può tornare indietro, che il tempo è prezioso, che non ci sono infinite possibilità, che bisogna riflettere, scegliere con cognizione prima di agire. Evidenzia con  interesse come cambiando “il punto macchina” (il punto di ripresa), cambiano i giudizi rispetto al dramma che osserviamo, cambia il punto di vista, il peso.

Stefano Accorsi

Stefano Accorsi si sofferma sulle contraddizioni di questo momento storico, anche rispetto al controllo assoluto che i genitori esercitano sui figli spesso obbligato da un sistema più grande che è quello istituzionale, scolastico, al quale un genitore non si può sottrarre: “Viviamo in una società che è un po’ difficile da analizzare, cerchiamo sempre di etichettare le cose, le generazioni, ma in realtà ci sfugge sempre tutto”.

Il film è tratto dal romanzo Qualunque cosa accada di Ciro Noja, con Stefano Accorsi, Ginevra Francesconi, Michela Cescon, Thony, Toni Fornari.

 Lucia Chianura