26.02.2018 – Sessanta piccoli affreschi di sessanta secondi, come istanti di vita troppo brevi per essere vissuti ma che racchiudono la bellezza di una eternità.
“Sixty short stories” è il nuovo progetto discografico del pianista Rosario De Gaetano, classe 1957, già noto al pubblico barese per i suoi trascorsi in formazioni storiche della scena musicale locale quali “La bottega del sig. Oid”, “Funkfulla”, “Addosso agli Scalini” (cult band italiana del panorama “world music” anni’ 90), vincitori del prestigioso Festival della Canzone d’Autore Italiana “Premio Città di Recanati”, oggi Musicultura, ed infine il più recente “IAZZO project”.
Realizzato con Raffaele G.Nicoli attraverso un crowdfunding, il progetto “Sixty short stories” è stato registrato nell’abitazione del compositore su un pianoforte G2 Yamaha, un luogo “protetto” pensato ad hoc per concentrarsi meglio sui piccoli trailers (tanti quanto gli anni di Rosario) dalle medesime caratteristiche metronomiche.
Pianista di estrazione classica, Rosario De Gaetano ha da sempre saputo coniugare l’amore per la melodia con il blues e con il jazz , in un pianismo contaminato dalla cultura afro-americana e dei popoli del Mediterraneo. Abile sperimentatore, caratterizzato da uno stile eclettico e dall’istintivo tocco musicale, a distanza di tre anni circa dal precedente “One hundred minutes” opera di totale improvvisazione facente parte del progetto artistico “One Hundred Things “, ideato dal grafico creativo Giuseppe Santoro , “Sixty short stories” rappresenta il volto più maturo dell’artista, in un percorso sempre più articolato e mai banale, in bilico tra sonorità oniriche e sprazzi di virtuosismi mai fine a se stessi. Una esplorazione nella quale il musicista è al centro di se stesso, in un mondo inesplorato nel quale mettersi completamente a nudo.
Lasciamo ora che sia lui stesso a raccontarsi a Puglia Eccellente.
Rosario ci racconti la tua formazione pianistica sin dagli esordi e gli artisti che più hanno influenzato la tua musica?
Ho sempre cercato di coniugare la mia formazione classica con il mio desiderio di ricercare sonorità nuove ed inesplorate e lo dimostrano le formazioni nelle quali ho suonato sin dalla mia età giovanile. Dal punto di vista più prettamente pianistico le maggiori influenze derivano in primis dal grande Keith Jarret ma anche da Cick Corea, Michel Petrucciani, Don Pullen, Joe Zawinul, Keith Emerson, Rick Wacheman, i fratelli Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso e Keith Tippett. Tra i pianisti italiani invece, trovo molto interessanti Rita Marcotulli, Franco d’ Andrea, Danilo Rea, Bollani ed alcune idee di Ludovico Einaudi.
Autore sempre di progetti originalissimi come il precedente album solista “One Hundred Minutes” com’è nata l’idea di realizzare 60 piccoli brani quanti sono i tuoi anni?
“Sixty Short Stories” segue l’idea numerica di “One Hundred minutes” questa volta ispirandomi alla mia età anagrafica. Giocando con i numeri mi è venuta l’idea di affrontare una sorta di “sfida” competitivo-pianistica misurandomi sulla distanza dei 60 secondi. Facile a dirsi ma non facile a farsi: 60 secondi passano in un soffio e mettere giù una composizione musicale che soddisfi e che dia l’impressione di una mini opera, compiuta in un lasso di tempo così veloce, all’inizio è stato abbastanza complicato. Tutto sommato con il senno di poi, penso di avercela messa davvero tutta.
Prossimi concerti di presentazione del cd qui prossimamente a Bari ?
Suonare a Bari diventa sempre più difficile, pensa poi in un concerto di piano solo e di improvvisazione. Trovare un locale con un pianoforte è già una impresa ardua ed essere contattati per performance del genere è quasi impossibile. Per ora quindi nessun concerto in programma, anche se mi farebbe immensamente piacere organizzarne qualcuno per poter pubblicizzare questo mio nuovo progetto.
Hai mai pensato ad affiancarti ad altri musicisti magari nei prossimi progetti ?
Mi piacerebbe nel mio prossimo cd, che non so ancora quando avrà la luce, arrangiare delle idee presenti nel mio ultimo lavoro con diversi ensemble, magari coinvolgendo anche i miei compagni di strada musicale, sarebbe carino ed interessante.
Ringraziamo il pianista Rosario de Gaetano per la sua disponibilità, invitandovi tutti all’ ascolto dello splendido “Sixty Short Stories” .
Claudia Mastrorilli