1.10.2016 – Ospiti della kermesse di Notti Sacre, che si sta svolgendo in questi giorni a Bari, sono stati gli artisti del Progetto Davka che si sono esibiti giovedì scorso all’Auditorium Vallisa con “La Cantica del Mare”.
Il mare ha una funzione salvifica nella storia del popolo ebraico visto che la sua nascita passa, simbolicamente, attraverso l’apertura delle acque del mare, così come viene raccontato nel libro dell’Esodo.
In quest’ottica i musicisti del progetto Davka accompagnano lo spettatore in un viaggio virtuale che il popolo di Israele ha compiuto sulle coste del Mediterraneo, considerando il mare come un grande abbraccio fra le varie popolazioni che vivono sulle sue sponde e come un ponte di collegamento verso la Terra di Israele.
Il viaggio si articola in musica e canti in ebraico, arabo, judeo espanol, aramaico e italiano, a testimonianza di come, in tutte queste culture, il mare unisce e non separa.
Lo spettatore si fa coinvolgere e prendere per mano dalla musica e dalle parole. Alcuni brani sono tratti dai Salmi e narrano il forte legame e la forte nostalgia che il popolo ebraico vive per la sua terra lontana, lasciata talvolta di corsa a seguito delle persecuzioni, senza mai dimenticare però le chiavi di casa, nella speranza di poter tornare. Una storia di diaspora che inizia nell’Esodo e continua ancora oggi.
Eppure nella malinconia non manca la gioia.
“Servite il Signore con gioia”, recita un Salmo, e non si può fare a meno di essere travolti dall’allegria coinvolgente del direttore Maurizio Di Veroli che, durante questa serata speciale, invita gli spettatori più volte a partecipare con il battito delle mani.
Il progetto Davka ci ha reso partecipi della storia di un popolo, della sua cultura, della sua nostalgia, della sua gioia, delle sue tradizioni. Una magica condivisione si è creata nella Vallisa, un ponte fra popoli costruito su mattoni di pace o, almeno, questo è il sentimento che abbiamo portato a casa.
Il progetto Davka è nato nel 2004 dall’amore di Maurizio Di Veroli e Uri Baranes per Israele, la sua cultura e la sua musica che diventa veicolo di conoscenza dei vari aspetti sociali, storici e folkloristici di questa nazione, mettendo in evidenza la babele di popoli, esperienze, fedi e idiomi, in un’ottica di confronto sia al suo interno, sia verso la cultura occidentale.
Il Progetto nasce inizialmente come duo acustico voce/chitarra, ma presto la passione per Israele di altri musicisti lo fa evolvere in una formazione più complessa di quintetto/sestetto, con l’aggiunta di tastiere, percussioni etniche, violino e basso. Viene presentato in numerose manifestazioni tra cui la Giornata del Dialogo Ebraico-Cristiano presso la Pontificia Università Lateranense; dal 2007 il Progetto Davka è impegnato in un opera di rivalutazione del patrimonio musicale della Comunità Ebraica di Roma.
Manuela Bellomo