9.12.2015 – “Sfila la lama dalle carni” sono le parole di una celebre canzone (“Solo un sogno”) a firma di Luigi (Gino) De Crescenzo in arte Pacifico, cantautore milanese d’eccezione classe 1964. Musicista autodidatta, chitarrista e pianista, artista tout court, Pacifico nel corso della sua carriera ha scritto i testi di alcune delle più belle canzoni del panorama musicale italiano, decretando il successo di alcuni interpreti quali Malika Ayane (“Verrà l’estate”-” Adesso e qui” – “Controvento” – “Il giorno in più” – “Ricomincio da qui” – “Sospesa”), Gianna Nannini (“Sei nell’anima”- “Inno”), Andrea Bocelli (“Bellissime Stelle”) Adriano Celentano (“Ti penso e cambia il mondo”), Anna Oxa (“Apri gli occhi”- ” Dopo la neve”), Noemi (“Le luci dell’ alba” ), Antonello Venditti (“Ti ricordi il cielo”), Samuele Bersani (” Maciste”- ” Le mie parole”), e tanti altri ancora.
Al Teatro Forma di Bari, sold out per l’occasione, sabato 28 novembre, Pacifico ha presentato il suo libro “Le Mosche“, pubblicato in edizione speciale a tiratura limitata (solo 500 copie) da Baldini & Castoldi, progetto che dà il nome al suo mini tour partito da Genova il 29 ottobre. Coadiuvato dagli oggetti scenici dell’artista Sergio Brumana, in una scenografica assolutamente minimale, lo spettacolo si è presentato sin da subito come un reading teatrale, nel quale si sono ben alternati in un sapiente gioco di spazi, momenti musicali e letture di alcuni versi tratti dallo stesso libro dell’ autore. Sul palco, accompagnato dalla sola chitarra e dalla programmazione elettronica di Max Faggioni, il cantautore ha saputo coinvolgere il pubblico rendendo l’ atmosfera intima e raccolta.
Ad aprire il live, la lettura di un brano tratto da “Le Mosche”, che lo stesso autore ama definire “una specie di taccuino, che non aveva la presunzione di farsi libro. Un quaderno rattoppato, pieno di segnacci e cancellature, il cugino male in arnese del libro. Quello che alla mensola laccata mai è stato ammesso, che se ne sta buttato per casa coi fogli penzolanti”, il cui titolo sta per l’appunto a significare il “ronzio di pensieri e di presenze” presenti nella sua testa .
Segue tra armonici ed effetti alla chitarra, la dolcissima “Tu che sei parte di me” (cantato dalla Nannini), a cui seguirà la lettura di un brano ispirato all’estate di quando era bambino ed il brano omonimo “Verrà l’estate“, portata al successo da Malika Ayane. In un crescendo di emozioni, improvvisazioni e coinvolgimento del pubblico, Pacifico continua la sua cavalcata musicale con “Pacifico“, “In cosa credi” e “Boxe a Milano” per poi raccontare della sua esperienza a Parigi, dove vive da un po’ di anni con la sua compagna, l’ attrice e cantante Cristina Marocco. Ispirazione del successivo brano è proprio un barbone incontrato per le strade parigine, “uno di quei barboni che si portavano un po’ tutto dietro e che improvvisamente poi un giorno, si cercano e non si incontrano più”.
Eccoci quindi a “Strano che non ci sei“, al piccolo capolavoro “Le storie che non conosci” cantata più volte accanto al grandissimo Samuele Bersani, la dolcissima ballata “Le mie parole” e ad alcuni accenni dei suoi testi più celebri accompagnato, sempre dalla sua chitarra e dal pubblico entusiasta quali “Sei nell’ anima” e “Fine Fine”. Finale in bellezza con “Infinita è la notte“, ” Dal giardino tropicale” e “Stella Arturo“. Ma lo spettacolo non finisce qui ed il pubblico, divertito per la performance dell’ artista, lo attende per acquistare il suo libro “Le mosche” e scambiare ancora due parole con lui. Il cantautore milanese non si nega e autografa con piacere le copie, scambiando risate e qualche fotografia con i fan. Un concerto intenso per coinvolgimento e spessore artistico, che non fa che confermare Pacifico tra i migliori cantautori italiani.
Claudia Mastrorilli