Dal Decamerone di Boccaccio, al filone partenopeo con Luigi De Filippo, Vincenzo Salemme, ad un inedito lavoro (quasi) scritto da Eduardo e Pirandello fino alla danza del Balletto di Roma, al jazz, alla musica da camera. Il Comune di Corato offre alla sua cittadinanza un nuovo anno teatrale, che promette molto se solo scorriamo tutti i titoli.
La sezione musicale: 11 marzo e 9 aprile due concerti (Dimartino, un paese ci vuole e Petra Magoni voce e Ferruccio Spinetti contrabasso, il Corato jazz festival promosso dall’Associazione culturale Art promotion in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Corato; i Concerti dell’Accademia, con la direzione artistica di Mariarita Alfino, sono le novità incastonate nella proposta per quest’anno teatrale, il diversificato spiegamento di forze per portare sul palcoscenico del Comunale spettacoli da dicembre a maggio.
La danza con due appuntamenti, il Balletto di Roma, come si diceva, con il classico, intramontabile “Lo schiaccianoci” (partecipazione straordinaria di André de la Roche, e il 5 marzo la MM Contemporary Dance Company con la doppia coreografia, La sagra della primavera e Bolero.
E se La Compagnia del Sole di Marinella Anaclerio si occuperà della moda del varietà scritto e interpretato da Antonella Carone, Loris Leoci, Tony Marzolla – un viaggio nel secolo scorso, nell’universo luccicante e spensierato del varietà, dagli esordi da Cafè Chantant fino alle popolari trasmissioni televisive – vedremo un Goldoni portato in scena da Giampiero Borgia e Elena Cotugno – La locandiera radicalmente riscritta, in una nuova versione di Fabrizio Sinisi – i vicini di casa de La Compagnia La luna nel letto-Associazione Tra il dire e il fare (made in Ruvo di Puglia) porteranno una scommessa vinta, ovvero, con la regia di Michelangelo Campanale “L’abito nuovo”, di Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello. Di Michele Bia (regia), invece, l’altro lavoro pugliese “In nome del popolo italiano”, il 2 aprile.
Dal film di Dino Risi con Ugo Tognazzi e Vittorio Gassmann. Il titolo è l’inizio della frase che apre questo lungometraggio di denuncia sociale tra i più taglienti e amari. La fotografia di un’Italia in preda alla corruzione di circa 40 anni fa, molto simile al profilo del Belpaese dei giorni nostri.
Stefano Accorsi, a lui il privilegio di aprire la stagione, sarà il grande mattatore del Decamerone, vizi, virtù e passioni, con l’adattamento e la regia di Marco Baliani. 16 e 17 dicembre dopo aver lavorato insieme sull’ Orlando furioso, ecco di nuovo Baliani e Accorsi insieme stavolta tra le trame di sette novelle scelte di Boccaccio.
Luigi De Filippo (a Corato il 14 gennaio), nella commedia in due parti di Eduardo Scarpetta, il celeberrimo Miseria e nobiltà. La ripresa di questa storica e famosa commedia da parte di Luigi De Filippo che ne è autorevole protagonista e regista, vuole essere un omaggio a Eduardo Scarpetta, riformatore del teatro napoletano, che proprio in questo testo aveva compiuto la sua riforma, con l’invenzione e la consacrazione del personaggio di don Felice Sciosciammocca, prototipo del napoletano piccolo borghese, che sostituisce Pulcinella, maschera d’altri tempi.
Tutta sua, invece, la commedia scritta e diretta da Vincenzo Salemme, Sogni e bisogni-incubi e risvegli (il 15 febbraio), seguito dal giovane Montalbano, l’acclamato Michele Riondino che con Federica Fracassi sarà in Euridice e Orfeo, per la regia di Davide Iodice.
Spicca la presenza, record d’incassi l’anno scorso al Petruzzelli di Bari e in giro per la Puglia (doppia data nel foggiano al teatro Verdi di San Severo), richiesto e richiamato in molti teatri e circuiti d’Italia: Giuseppe Fiorello. Con la regia do Giampiero Solari una dedica a suo padre che amava il nostro Domenico Modugno. Si intitola infatti “Penso che un sogno così”, lo spettacolo che andrà in scena per due date a Corato, il 30 e 31 gennaio. Più di un recital, quasi un concerto, di sicuro uno spettacolo poliedrico musicale e poetico.
Per info: www.teatropubblicopugliese.it