6.10.2022 – Dal 6 al 9 ottobre Monte Sant’Angelo e il Parco Nazionale del Gargano ospitano la quinta edizione del “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”.
Il festival prende il suo nome dalla antica denominazione locale della splendida cittadina ospitante, patrimonio dell’UNESCO sin dal 2011 e candidata a Capitale europea della cultura 2025, ma volge il suo sguardo al mondo nella sua dimensione più universale.
Un viaggio, o per meglio dire “un ritorno a casa”, tema conduttore della edizione 2022, tra territorio e tradizioni alla riscoperta di una cifra identitaria che costituisce il corredo imprescindibile di ogni agire contemporaneo anche in apparenza distante.
Il direttore artistico, Luciano Toriello, ha delineato un programma ricchissimo e vario che si muove affascinante tra matinee, proiezioni con annesse escursioni, masterclass ed incontri di rilevanza internazionale.
Punta di diamante della manifestazione l’incontro con il maestro Abel Ferrara, già autore di pellicole di culto, iconiche e controverse come “Il cattivo tenente” e “King of New York” , che presenta, venerdì sette ottobre, insieme al produttore Francesco Antonini, la sua ultima fatica da regista “Padre Pio”, girata proprio a Monte Sant’Angelo ed in concorso all’ultimo Festival di Venezia. La conversazione sarà moderata dal critico Luigi Abiusi.
Da non perdere anche l’incontro, con il noto attore italiano Francesco Di Leva, fra i protagonisti dell’ultimo film di Mario Martone “Nostalgia” che interverrà sabato otto ottobre prima della presentazione del film candidato agli Oscar 2023 come miglior film straniero.
Tra gli appuntamenti da segnare in agenda senz’altro la conversazione mattutina, prevista sempre per sabato, con l’attrice pugliese Rosi Diletta Rossi, nota al grande pubblico per aver partecipato alla fiction Rai “Nero a metà”.
Tredici le opere di pregio presentate in proiezione tra corti e lungometraggi, ognuna forte della sua spiccata connotazione etnografico/territoriale.
Fra queste merita particolare attenzione il film della documentarista italo-francese “Kristòs- L’ultimo bambino” che racconta con delicata levità le vicende di un ragazzino destinato a crescere solo in una piccola isola del Dodecaneso abitata da trenta abitanti adulti.
Il regista Alessandro Piva presenterà il suo cortometraggio “Sea Mood” un sguardo appassionato e vivissimo sui borghi marinari pugliesi, mai come ora conosciuti ed apprezzati nel mondo, e sulla loro incantevole naturale bellezza.
In ideale filo di congiunzione con il tema portante della edizione 2022 del Mònde è il film documentario di Alessandra Coppola “La restanza”.
Un riflessione profonda sul futuro e sul valore della terra come elemento primario di un rinnovato sviluppo dell’uomo e delle sue necessità. È il racconto coraggioso di un gruppo di trentenni che decidono di superare le difficoltà del vivere d’oggi attraverso la cura della terra e la condivisione del lavoro in un viaggio altro tra colture, natura e biodiversità che non mancherà di stimolare interessanti e costruttive riflessioni. Un film che trabocca di luci colori e natura e che va dritto come pochi all’essenza delle cose.
Di respiro letterario e con estetica d’oltralpe il cortometraggio “Albertine Where are you?” della regista Maria Guidone. Il film. girato in Puglia e presentato all’ultima settimana della critica al festival di Venezia, è una digressione rarefatta sulla enigmatica figura di Albertine, il personaggio più misterioso ed intrigante della “Recherche” proustiana.
Da (ri)scoprire anche il film del regista barese Antonio Palumbo “Nicola. Cozze Kebab & Coca Cola”. Presentato all’ultimo festival del cinema europeo di Lecce, il docufilm segue il viaggio, vero e verosimile, di un giovane regista pugliese alla scoperta delle diverse forme in cui il mondo tra tradizione e devozione, rende onore a S. Nicola.
Il risultato è una interessante mescola spiritual/pop in cui il culto più vero incontra il consumismo, il sogno dell’infanzia si tinge di sacro, in un racconto a diverse latitudini unite dalla stessa venerazione.
I molteplici mondi di Mònde si inerpicano su sentieri sterrati, di nuda e bellissima naturalezza, rigogliosi di barocca essenzialità, per tornare alle origini e parlare alla memoria dell’uomo di se stesso e della confortevole ed inestimabile ricchezza della semplicità in un percorso visuale e fisico fatto di emozioni primissime ed assolute che sopravvivono imperturbabili ad ogni superfetazione modernistica.
Bentornati al Mònde!
SIMON