22.03.2025 – La seconda giornata di Bif&st ha un grande protagonista: Nanni Moretti. Il regista romano, cui il festival dedica quest’anno la più completa retrospettiva dopo quella di Locarno 2008, incontrerà il pubblico al mattino al Teatro Petruzzelli al termine della proiezione di “Ecce bombo”.
Il film è una delle pellicole più rilevanti della prima produzione morettiana, insieme al già presentato “Io sono un autarchico” ed a “Sogni d’oro”, sempre in programmazione oggi alle 21:30. La sottile e sagace ironia del regista fotografa con surreale sarcasmo i dubbi, le istanze e i tratti peculiari della gioventù post sessantottina in un divertito e divertente racconto di un’epoca colmo di momenti indimenticabili che hanno contribuito a rendere l’opera un cult della commedia “impegnata”.
Rosso di sera dedica la sua première alla scuola cantautorale romana e a tre dei suoi più apprezzati esponenti. FABI SILVESTRI GAZZÈ – UN PASSO ALLA VOLTA di Francesco Cordio è infatti prima di tutto il racconto di un’amicizia, lunga trent’anni, fra concerti, viaggi, similitudini e distanze. I tre artisti si svelano in sincrono in un percorso musicale ed umano intimo e sincero che unisce pubblico e privato e lambisce nel contempo le vite e gli eventi di un’intera generazione.
Fra le altre visioni non può non citarsi YUNAN di Ameer Fakher Eldin, al Kursaal Santalucia alle 16:00 per la sezione Meridiana. Il film che vede fra i protagonisti l’icona del cinema tedesco Hanna Schygulla, è il racconto di una ricerca di pace interiore e di distacco dalla frenesia di un mondo vacuamente ricolmo.
Il secondo giorno di festival si muove però anche sul crinale impervio della tensione filmica ed attraversa le età del cinema in un ansiogeno viaggio tra capolavori metacinematografici e moderne ed avvincenti riletture dei topoi. Da non perdere, in questo senso, la proiezione pomeridiana della versione restaurata in 4k del capolavoro horror di Michael Powell Peeping Tom da noi tradotto con L’occhio che uccide. Il film, amatissimo da Scorsese ed unanimemente riconosciuto come uno dei più importanti dell’intera storia del cinema, trascende il genere sino ad assurgere a riferimento imprescindibile di ogni cinefilo per il suo poderoso portato culturale e psicanalitico oltre che per la sua straordinaria ed innovativa genialità visiva e registica.
L’impianto orrorifico di partenza, comune a molte produzioni thrilling dell’epoca, è totalmente stravolto dalla scelta spiazzante e coraggiosa di connettere l’impulso criminale alla ripresa compiaciuta ed iperbolica del cineocchio, inteso come prolungamento meccanico dello sguardo umano e nel contempo come mezzo di autoreplicazione dell’osservazione e reiterazione dell’atto pressoché infinita.
Il discorso, dunque, esula dall’abiezione del rappresentato, ricondotto alla devianza, anche ambientalmente indotta, del protagonista per giungere figurativamente ad una speculazione più generale intorno al senso ultimo del mezzo cinematografico e dei suoi fruitori intesa dunque come mera estroflessione di una pulsione intimamente voyeuristica di chi filma e di chi osserva. Un’intuizione modernissima e fondamentale e preconizzatrice del tempo presente totalmente governato dalla videocrazia e dalla società dello spettacolo in cui l’impulso scrutante incontra il diktat esibitorio (auto)imposto dai social media.
Straniamento ed inquietudine sono anche i caratteri distintivi delle proiezioni serali al Multicinema Galleria. Si comincia alle 20:00, per la sezione Frontiere, con l’interessante BRIEF HISTORY OF A FAMILY di Lin Jianjie. Il giovane e misterioso Shuo s’insinua con sottile astuzia nei gangli più profondi di un nucleo famigliare cinese della classe media. Ognuno dei suoi componenti trova in lui la risposta apparente alle proprie aspettative in un tempo di opprimente sospensione e pneumatica attesa. Un esordio convincente che riecheggia Haneke e Lanthimos.
Alle 21:15 per il focus A24 il thrilling si tinge di orrore in Hereditary, premiato esordio cinematografico di Ari Aster (Midsummer, Beau ha paura). La scomparsa di un’anziana matriarca smuove una catena di accadimenti inspiegabili ed angosciosi, piccolissimi, piccoli, poi man sempre più assordanti in un crescendo che infine dirompe con sconvolgente forza d’impressione. Come i grandi maestri insegnano (penso a Polanski con il suo Rosemary’s Baby) è spesso la percezione dell’incipienza dell’evento a nutrire di forza silente e perciò pervasivamente incontrollabile il momento dell’acme. Un film di grande potenza visiva e di contenuto che scuote e accompagna lo spettatore per molto tempo dopo la visione e che ogni appassionato del genere dovrebbe vedere.
Buone visioni!
GLI IMPERDIBILI
TEATRO PETRUZZELLI
Al mattino
Incontro con Nanni Moretti
ORE 17.00 – POMERIGGIO AL PETRUZZELLI
PEEPING TOM di Michael Powell
101’ (UK)
TEATRO KURSAAL SANTALUCIA
ORE 16.00 – MERIDIANA
YUNAN di Ameer Fakher Eldin
124’ (GERMANIA, CANADA, ITALIA, PALESTINA, QATAR, GIORDANIA, ARABIA SAUDITA)
MULTICINEMA GALLERIA
ORE 20.00 – SALA 6 – FRONTIERE
BRIEF HISTORY OF A FAMILY di Lin Jianjie
99’ (CINA, FRANCIA, DANIMARCA, QATAR)
https://www.pugliaeccellente.info/bifest2025-agenda-dlla-seconda-giornata/
Simon