18.11.2024 – E’ andato in scena nel week-end appena trascorso, presso il Teatro Abeliano a Bari, “Idillio – Leopardi e la luna” di e con Luigi Moretti, accompagnato dalla fisarmonica di Mario Salvi. Lo spettacolo, curato dalla Compagnia del Sole, ha debuttato nell’ambito del Festival Multidisciplinare Maschere d’Olivo.
La messa in scena di Moretti è dedicata alla figura della luna, componente essenziale dell’immaginario Leopardiano, ed in questi giorni essa stessa protagonista di un meraviglioso spettacolo celeste, nell’ultima super luna dell’anno, quasi a volerci preparare alla bellezza di questa serata.
Il bravissimo Moretti, di origini marchigiane e appassionato di Giacomo Leopardi fin da ragazzino, così come ha raccontato fra gli applausi finali, ci ha permesso di fare un viaggio tra i versi del poeta nella consapevolezza che, il pessimismo di cui è investita la sua scrittura, in realtà non è altro che il racconto di quello che è la vita, nel modo più realistico che poteva fare.Benchè i versi dedicati alla luna in ogni componimento siano pochi, sono tuttavia sufficienti a portare il lettore alla sua contemplazione, esattamente come faceva Leopardi che, ci racconta Italo Calvino nelle sue Lezioni americane, a soli quindici anni scrive una storia dell’astronomia di straordinaria erudizione. L’osservazione del cielo notturno che ispirerà i suoi versi più belli non era solo un motivo lirico; quando parlava della luna Leopardi sapeva esattamente di cosa parlava.
Naturalmente la luna è in scena assieme a Moretti che, ora nei panni di Giacomo, il poeta, ora nei panni di Giacomo, il custode, si confida con essa.
Così prende vita l’Idillio prima con il Poeta e poi con l’Uomo che, nella luce della luna si riflette e, alla sua luce, arriva a comprendere i versi che fino a poco prima sembravano difficili, finanche a pensare di aver potuto addirittura scriverli lui!
L’accompagnamento musicale della fisarmonica esalta l’immagine dolce e malinconica della luna, rendendo lo spettacolo ancora più intenso.
E come dice Leopardi, la malinconia è dolce perché immerge l’anima in pensieri indefiniti, senza contorni. La luna è misteriosa, sconosciuta. L’anima si immagina quello che non vede e non conosce.
Lo spettacolo di Moretti, sebbene complesso nell’indagine di un Leopardi che non tutti conoscono nella sua interezza, pone lo spettatore in una condizione di osservazione poetica e di leggerezza, rendendo palpabile la capacità del poeta di spogliare il linguaggio di ogni peso, assimilandolo così al silenzioso incanto della luce lunare.
Siamo dunque Giacomo il custode, siamo il poeta, siamo l’uomo che, nella poesia, rivolge al cielo i suoi occhi e contempla la bellezza di una vita a cui non sempre viene dato il giusto significato.
IDILLIO
Leopardi e la luna
da Giacomo Leopardi
di e con Luigi Moretti
musiche in scena Mario Salvi
scena Guerrino Andreani
costumi Stefania Cempini
disegno luci Ettore Bianco
assistente alla regia Stella Addario
organizzazione Dario Giliberti
comunicazione Marilù Ursi
amministrazione Lucia Di Mauro
foto Paolo Monina
immagini lunari Cristian Fattinnanzi
grafica Enzo Berardi
produzione Compagnia del Sole
si ringrazia Fiammetta Carena per la collaborazione
https://www.compagniadelsole.com/
Manuela Bellomo