16.12.2019 – Nell’ambito della stagione di prosa del Teatro Pubblico Pugliese è andato di scena, nei giorni scorsi, al Teatro Piccinni di Bari e al Teatro Comunale di Corato lo spettacolo Le Signorine di Gianni Clementi per la regia di Pierpaolo Sepe, con Isa Danieli, Giuliana De Sio e con la voce di Sergio Rubini (il mago), a cura del Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Artisti Riuniti srl.
Isa Danieli e Giuliana De Sio, con la regia di Sepe, hanno saputo ben restituire al pubblico una comicità, fatta di gag e risate, che nasconde, in realtà, il tragico del quotidiano di queste due zitelle, Rosaria e Addolorata.
Le due donne, entrambe poliomelitiche, costrette ad una convivenza forzata e inaridita dal tempo e dall’inedia, si sopportano, appunto, nello scorrere lento di giornate sempre uguali a se stesse.
La loro vita ruota intorno alla piccola merceria di famiglia, in un vicolo di Napoli; unico sfogo per Addolorata, sottomessa a Rosaria, sua sorella maggiore, è la televisione, qualche talk show, televendite e le predizioni del mago, in scena solo con la voce di Sergio Rubini.
In questo vivere, totalmente privo di emozioni, arriva l’invito al matrimonio del cugino, l’occasione della vita per Addolorata di sfogare la sua frustrazione.
Per Rosaria, avida di emozioni quanto di denaro, l’invito al matrimonio è invece una tragedia e ne ostacolerà in tutti i modi la partecipazione, pur non riuscendo ad impedirla.
Di ritorno dal matrimonio però succede qualcosa che cambia la situazione: Rosaria diventa inabile, a causa di una paralisi e Addolorata è costretta ad accudirla e ad amministrare il denaro e la merceria.
Alla sorella minore non sembra vero: finalmente può usare a suo piacimento i beni di famiglia per acquistare tutto ciò che Rosaria non voleva, dalla televisione al micronde al vestito che le piaceva tanto.
Addolorata accetta persino un invito ad uscire con un uomo che, dopo qualche bicchierino di troppo, le ha offerto quell’unica parola dolce che lei aspettava da anni.
Purtroppo l’uomo non si presenta all’appuntamento e Rosaria che, seppur inabile è presente a se stessa, continua a deriderla e a tormentarla anche in sogno.
In un momento di follia Addolorata soffoca la sorella con un cuscino, permettendo così alla sua vendetta di prendere il sopravvento su di lei e confinandola per sempre in uno stato di realtà distorta.
Lo spettacolo, molto frenetico e movimentato, rende palpabili le frustrazioni del quotidiano insopportabile di Addolorata. Il dinamismo delle scene evidenzia efficacemente il contrasto tra i moti dell’anima e la monotonia della vita delle due protagoniste.
Le indiscusse capacità attoriali di Giuliana De Sio e Isa Danieli ben si sposano in questa pièce, donando al pubblico un lavoro frizzante che conquista non pochi applausi.