01.07.2020 – Leggere La Quercia dell’autrice, di origine pugliese, Sunny Valerio significa imbarcarsi in un viaggio all’interno di un interessante progetto in cui vengono inglobate una storia, una colonna sonora e anche un antico edificio di Novara, Casa Bossi, che ha ispirato la dimora in cui si svolgono le vicende narrate nel libro.
Nel lavoro della Valerio si racconta di tre donne, Dafne, Eleonora e Clara, tre personaggi delicatamente ben delineati, ognuna con caratterizzazioni precise, le cui vite sono legate non solo da un legame parentale, tutto da scoprire e ricco di colpi di scena, ma anche da una storia che trascende i confini del tempo.
Tutto ha avuto inizio in questa antica dimora, appunto La Quercia, che Dafne, scrittrice quotata, eredita da zia Clara, sorella di sua madre Eleonora, morta prematuramente assieme al marito Anselmo. Clara crescerà Dafne dopo la perdita dei genitori.
La Quercia rappresenta la quarta entità femminile della storia, silenziosa solo in apparenza, in quanto nei suoi labirintici corridoi si dipana il percorso psicologico di Dafne, a ritroso nel tempo, alla ricerca dei suoi legami perduti.
Anche il rapporto uomo-donna ha una parte prepotente nella storia di queste tre donne e raggiunge in Dafne il suo apice doloroso, vittima di stalking e violenza.
La storia si rivela come un giallo tutto da scoprire, con indizi che via via emergono dagli scomparti segreti dei mobili dell’antica casa o da porte chiuse dietro stanze segrete che custodiscono storie, anch’esse segrete, che in una dimensione sopranaturale esigono di essere scoperte e messe in luce.
La Quercia è un libro che tiene ben desta l’attenzione del lettore che, inevitabilmente, ad un certo punto vuol trovare anche lui la chiave per aprire le porte della storia.
Ad accompagnare la lettura una colonna sonora, l’inedita original soundtrack firmata dai ViSaree: La Quercia – The Original Soundtrack, disponibile su tutte le piattaforme digitali, sette brani musicali che danno vita ai suoni della casa ma anche a tutti i combattimenti psicologici dei personaggi.
La Quercia (2’50”), La Chiave (3’12”), Presenze (2’50”), Lo Scrigno (3’38”), Aldo (3’11”), Eleonora (3’36”), Clara (3’47”).
Come consuetudine di Puglia Eccellente facciamo “parlare” adesso l’autrice che ha gentilmente risposto a qualche nostra curiosità.
La Quercia è molto più di un libro, è un vero e proprio progetto multidisciplinare che comprende parole, musica e anche arte con il riferimento a Palazzo Bossi di Novara. Quando hai iniziato a scriverlo ti aspettavi che il tuo lavoro contenesse una tale preziosità?
Quando mi sono lasciata coinvolgere da questa avventura ho pensato solo a viverla, un po’ come un lettore fa con un libro del cuore. Per il romanzo La Quercia non ho mai studiato nulla a tavolino, è uscito come un fiume, ascoltavo le emozioni dei personaggi e ricordo che ogni mattina mi svegliavo pensando quanto fosse bello poter continuare a scriverlo, difatti è stato terminato in venti giorni. Tutto è partito da un colpo di fulmine per Casa Bossi, dimora Antonelliana in pieno abbandono. È difficile da spiegare. Dei miei tre romanzi, La Quercia, è assolutamente il più amato da me.
In tutto questo, i casi della vita hanno saputo regalarmi collaborazioni con altri artisti che hanno arricchito il mio progetto letterario, come la colonna dedicata dai talentuosi ViSaree, o l’interpretazione di Gianna Gesualdo, doppiatrice della versione audiolibro, che permette ai lettori-ascoltatori di immergersi in un film vissuto nella mente. L’arte si è trovata e unita, una vera ricchezza.
Il tuo libro racconta della vita di tre donne, perfettamente definite, Eleonora disincatata che poi sbatte contro l’amara verità, Clara determinata a riprendersi ciò che le era stato tolto e infine Dafne, splendida creatura, che vive la sua vita al meglio che può nonostante gli irrisolti che si porta dietro. Sappiamo che chiedere da uno scrittore di scegliere un suo personaggio è come chiedere ad un genitore di esprimere la preferenza tra i suoi figli, tuttavia ti chiedo Sunny a chi sei più affezionata delle tre? Qual è stata più difficile da definire?
Hai colpito decisamente nel segno. In realtà è stato un po’ come quando si studia la Filosofia, ogni volta che ci si affaccia a un pensiero lo si comprende e si trovano argomentazioni valide per ritenerlo il migliore. Direi che Dafne è stato il personaggio più vicino umanamente, ma quando ho scritto di Clara, inizialmente la più detestata, ho provato tenerezza per lei, l’ho capita, l’ho abbracciata e alla fine mi è mancata. Al turno di Eleonora ho messo di nuovo tutto in discussione, provavo risentimento per zia Clara e la trovavo indifesa. Tutto ciò per arrivare alla conclusione che la realtà è un labile confine di punti di vista. Probabilmente Dafne, Clara ed Eleonora sono le sfaccettature che una donna può avere dentro di sé.
Perdono, verità e individualità: mi sembrano tre parole chiave del tuo libro. Come si conciliano, secondo te, con la vita di tutti i giorni? Non sono parole facili.
La teoria è sempre più semplice della vita vera, eppure con lettura ci apriamo a nuovi orizzonti, scrivere il romanzo La Quercia è stato un vero e proprio insegnamento per me, ho assodato valori che custodivo dentro e a cui mi aggrappo nei momenti più rilevanti e delicati.
Ho imparato a cercare una ragione meno superficiale quando qualcuno si comporta in un modo che reputo ingiusto. In ogni caso, la verità per me è un pilastro, ma ogni volta mi rendo conto di quanto sia relativa. Da quel punto in poi ritrovo il valore del perdono e l’importanza dell’individualità, ognuno di noi deve poter star bene con se stessi.
Grazie a Sunny Valerio per il tempo che ci ha dedicato e buona lettura a voi: non perdete l’occasione di perdervi nelle stanze de La Quercia.
A questo proposito vi dedichiamo una piccola galleria fotografica di Casa Bossi, luogo meraviglioso, pur nel suo abbandono. L’edificio nasce dalla penna progettuale di Alessandro Antonelli, autore della cupola di San Gaudenzio sempre a Novara, “prototipo” della maestosa Mole antonelliana di Torino. L’antica dimora conta 200 stanze per 6500 mq di superficie e si trova nel pieno centro di Novara. (Per altre info: https://www.casabossinovara.com/casa-bossi/)
Biografia
Sunny Valerio è nata nel 1992 a Bari e vive da molti anni a Novara insieme al marito, la loro figliola e le adorate cagnoline. La sua formazione avviene con il diploma artistico in architettura e arredamento e con gli studi di doppiaggio a Roma che le aprono un’importante carriera come doppiatrice e speaker pubblicitaria. La sua passione è la scrittura ed esordisce con il romanzo Il bacio del lago (0111 Edizioni, 2018) a cui fanno seguito altre pubblicazioni come il racconto thriller È ora di dormire nell’antologia NO2 dieci racconti per un nuovo immaginario novarese (Edizioni Effedì, 2019). L’ultima opera, La Quercia, è idealmente ambientata in una dimora storica di Casale Monferrato che in realtà prende spunto dalla Casa Bossi della Tenuta Antonelliana nel centro di Novara.
Manuela Bellomo
Foto di Casa Bossi a Novara a cura di Diego Paglino che ringraziamo per la collaborazione.