24.08.2020 – I tamburelli hanno vibrato sulle note della pizzica salentina, sabato sera, per la registrazione del concertone della Notte della Taranta, senza pubblico per via delle misure anti-covid e che andrà in onda il 28 agosto su Rai 2 alle 22:50. Un’esperienza diversa quella di quest’anno a Melpignano, abituata alla presenza di migliaia di persone che affollano la piazza.
Tuttavia si pensa al futuro: “L’anno prossimo si tornerà a ballare“.
Nella sua 23esima edizione, la Taranta si è trasformata in un racconto. In uno show teatrale, poetico. Il narratore scelto dalla Fondazione La Notte della Taranta e dal maestro concertatore Paolo Buonvino, l’attore pugliese Sergio Rubini, ha fatto da collante tra i vari momenti di musica e ballo. Tre i super ospiti: Mahmood, Diodato e Gianna Nannini.
Il primo ha scelto una canzone in arabo, un ricordo d’infanzia che lo lega alle sue origini e al rapporto con il padre. Diodato, ha intonato invece un classico del repertorio salentino: Beddhra Ci Dormi, canto d’amore melodico e struggente. Una certezza, l’anima rock di Gianna Nannini, esplosiva con la sua “Fimmene Fimmene“, un grido di lotta delle donne di un tempo che lavoravano nei campi di tabacco. Donne che riuscirono a lottare per i propri diritti.
Chiudiamo con le parole di Sergio Rubini: “Questo pubblico che manca non è un assenza, è un assenza presenza perchè il tamburello non si ferma, è come il battito del cuore. Il tamburello è inesorabile e batte anche durante l’esperienza del Covid, ci obbliga ad andare avanti, ci incita ad andare avanti.“