12.06.2017 – Una lunga notte, quella che Iggy Pop, “l’Iguana del rock” ha saputo regalare sabato sera agli oltre ventimila fan accorsi da ogni parte d’Italia a Bari, per assistere al concerto, unica data in Italia, di una delle icone leggendarie del movimento punk e simbolo del rock più trasgressivo.
Sin dalle prime ore del mattino, la città di Bari è stato un via vai di pullman provenienti da tutta la Penisola. Giovani e meno giovani, appassionati della cultura rock degli anni ’70 hanno così affollato le strade cittadine, in attesa di occupare una posizione sotto il palco posizionato in Piazza Prefettura, per godere al meglio del loro idolo.
L’inizio del concerto è previsto per le 22.15, ma ad aprire il live sono la Municipale Balcanica con il progetto inedito “Transilvania Party Hard” ed il gruppo vincitore del contest di Virgin Radio. E Bari, con il Medimex diventa capitale della musica rock, una città che tra mille polemiche ha saputo perfettamente disporre misure di sicurezza adeguate al rischio terrorismo ed organizzare un evento che ha saputo dimostrare che la nostra città può e deve essere polo culturale a livello internazionale.
Il nuovo corso del Medimex, diretto magistralmente da Cesare Veronico lo dimostra per le scelte artistiche, tutte di altissima qualità, che hanno saputo caratterizzare questa edizione. E a distanza di oltre cinquant’anni, James Newell Osterberg, classe 1947, fondatore come batterista degli Iguanas e successivamente degli Psychedelic Stooges, in qualità di cantante (con i fratelli Ron e Scott Asheton alla chitarra e batteria e Dave Alexander al basso) ha saputo travolgere con la sua intramontabile energia l’immensa platea di piazza Prefettura.
In perfetto orario il concerto inizia accompagnato da un grande boato. Eccola l'”Iguana”, rigorosamente a torso nudo, accompagnato da una band d’eccezione: Kevin Armstrong (chitarra), Ben Ellis (basso), Mat Hector (batteria) e Seamus Beaghen (chitarra e tastiere).
Irriverente, dal fisico muscoloso e decisamente segnato dal tempo e dalle tante cadute avute durante le sue performance live, il cantante di Muskegon, noto proprio per il suo “stage diving” apre il concerto con due tra i brani più conosciuti degli Stooges “I wanna be your dog” e “Gimme danger”.
La band è perfetta, il sound potente e feroce, preciso in ogni passaggio ritmico, il pubblico appare decisamente in delirio alle prime note di ” The Passenger” accompagnato dai riff trasversali di chitarra e dalle travolgenti dinamiche ritmiche della band.
I rimandi al Duca Bianco sono evidenti e non possiamo a tal proposito dimenticare la spinta decisiva che David Bowie diede agli Stooges e alla carriera solista dello stesso Pop. Ma il live continua in un crescendo di emozioni con altri brani tra i più famosi della sua carriera solista come “Lust for Life”, “Sixteen” , “Skull ring”, ” Sick of you”, “Some weird sin”, “Repo man”.
Iggy Pop, non può certamente più gettarsi sul pubblico come faceva in passato, ma la sua voglia di concedersi al pubblico è ammirevole, correndo su e giù per il palco, avvicinandosi alle prime file per avere contatti diretti con i suoi fan. Il suo corpo narra della sua vita ed ogni ruga sembra parlare di essa ed appare così ancora più affascinante.
Si prosegue ancora con altri due brani degli Stooges “Search and destroy” e “Down on the street”, sempre alternati a brani della sua produzione solista come “Mass production” e “Gardenia”. E ancora “No Fun”, “1969”, ” TV eye”, “Real Wild child (Wild one) , “Candy”. Finale in bellezza con “Real cool time” e “Loos” mentre l’ Iguana, distrutto si stende per un attimo sul palco per poi rialzarsi a salutare il suo pubblico entusiasta.
Non ci resta quindi che chiudere per un attimo gli occhi e ringraziare l’organizzazione del Medimex per un evento che sicuramente lascerà il segno nella storia della nostra città. Ma la lunga notte del rock forse non terminerà qui, visto che sarà difficile per molti addormentarsi con tutta l’adrenalina e le emozioni di un concerto del genere.
La notte è rock. Bari è rock…almeno per una notte!
Claudia Mastrorilli