25.03.2023 – Il 21 marzo il mondo ha celebrato la Giornata della Poesia, una data istituita dall’Unesco per celebrare una delle “forme di espressione e identità culturale e linguistica più preziose dell’umanità”.
Un ‘tesoro’ a cui il Teatro Galli di Rimini quest’anno ha reso omaggio ospitando per la prima volta sul suo palco una delle voci poetiche più apprezzate della scena contemporanea, Mariangela Gualtieri, protagonista de “Il quotidiano innamoramento”, guidata da Cesare Ronconi.
La parola che davvero ci rende umani e che ci arricchisce, ci nutre e ci cura, è stata celebrata a Rimini.
Mariangela Gualtieri ha fondato nel 1983, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca a Cesena, di cui è drammaturga.
Fin dall’inizio ha curato l’affidamento orale della poesia, dedicando piena attenzione all’amplificazione della voce e al connubio tra verso poetico e musica dal vivo.
Secondo Mariangela Gualtieri, dobbiamo trattare con gentilezza di spirito e di azione il nostro io interiore, chi ci sta simpatico e chi, invece, non capiremo mai, anche e soprattutto se non lo capiremo mai.
L’avere cura non è egoismo, né altruismo, è una disposizione d’animo necessaria per poter vivere, da soli e con le persone.
È il paradigma dell’amore assoluto, quello che parte dall’osservazione (“cura” deriva dalla radice ku/kav “osservare”) e diventa responsabilità.
Mariangela Gualtieri, in questo spettacolo, ci ha dedicato la lettura di alcune sue poesie, soprattutto dall’ultima raccolta Einaudi ‘Quando non morivo’, dedicate proprio a ciò che alimenta la cura del nostro animo.
La poesia di Mariangela Gualtieri fa riaffiorare le pulsioni e le paure ancestrali ma anche la tensione insopprimibile verso il sovrumano, verso una bellezza infantile o animalesca.
È una poesia la sua da pronunciare, da far risuonare da celebrare tanto che diventa cerimonia e si parla di ‘riti sonori’ della parola, a quei ‘riti sonori’ a cui la poetessa si dedica da tanti anni e a cui hanno assistito incantati, decine di migliaia di spettatori.
È di questa opinione un’altra artista della parola, del nostro io interiore e dell’avere cura, Roberta Arduini del quartetto OASI presente tra gli spettatori del Teatro Galli con il maestro Paride Battistoni. violinista di OASI e professore dell’Orchestra Sinfonica Rossini, venuta da Pesaro per non perdersi questa cerimonia da incanto, da magia della parola, che realizza anche lei nei suoi spettacoli, nel connubio tra parole e musica.
“Questa sera mi sono fatta un doppio regalo – ha commentato – ho partecipato a ‘Il quotidiano innamoramento’, e ho avuto l’ onore di parlare e complimentarmi con l’ autrice Mariangela Gualtieri e con il regista Cesare Ronconi, dopo essermi fatta invadere dal ‘rito sonoro’, durante il quale Mariangela, in purezza, diretta dal regista Cesare Ronconi, si è offerta allo sguardo di tutti noi, con la bellezza di una disarmante semplicità scenica, che induce il nostro sguardo a vagare in uno spazio quasi vuoto, in modo che proprio da quel niente, la poesia possa irrompere all’improvviso. Mariangela è entrata sul palco vestita di bianco; di quella fragile, umile, nudità che caratterizza i grandi.
Intorno una chiazza di luce, una spia e un microfono; un’essenzialità che profuma di vuoto sacro, a rivelare tutta l’inutilità dell’effimero, del superfluo, a lasciar spazio al nucleo, alla densità della parola che si incarna, che scorre e fluttua in una sequenza articolata di voce, suoni, respiri, interrotti dalla forza di un corposo silenzio. A noi non è rimasto che chiudere gli occhi, abbandonarci, e ascoltare quella visione sospesa, lasciandosi guidare dal quel suono, che oltre il senso delle parole, profumava di rito nascente, di quel grande mistero che è il Teatro. Grazie anche a nome del quartetto OASI di Parole e Musica!”
Roberta Arduini con il suo quartetto OASI si esibirà in giugno in Puglia a Martina Franca, nell’evento IterArte sotto la direzione artistica di Michelangelo Volpe e Marida Guglielmi, con l’Associazione ‘Zingari in Viaggio’.
Vito Piepoli