27.06.2024 – La prima attesissima serata live della fortunatissima quattordicesima edizione del Medimex, ha visto esibirsi, dopo un opening act di Melga, la giovane cantautrice di Massafra Gaia Costantini e del sassofonista e polistrumentista americano Robert Stillman (coinvolto da ThomYorke nella realizzazione della colonna sonora del film “La confidenza” di Daniele Lucchetti), la formazione dei The Smile, l’ultima creatura del geniale Thom Yorke e del polistrumentista Johnny Greenwood dei Radiohead, accompagnati alla batteria da Tom Skinner dei Sons of Kemet.
La formazione, nata in piena pandemia Covid-19 su idea di Greenwood, grazie alla collaborazione con il produttore discografico Nigel Godrich, ha realizzato due eccellenti progetti discografici: “A Light for Attracting Attention” (2022) e l’osannato “Wall Of Eyes” (XL Recordings 2024), quest’ultimo registrato tra Oxford e gli Abbey Road Studios, prodotto e mixato dal già collaboratore Sam Petts-Davies con l’arrangiamento degli archi a cura della London Contemporary Orchestra.
Sin da subito il frontman dei Radiohead appare sorridente e in perfetta forma, la sua voce eterea ed inconfondibile ha pervaso la lunga e afosa notte tarantina, ed instancabilmente, per oltre novanta minuti, si è concesso al pubblico, accorso per l’evento, in prima assoluta, prima delle due date romane, da tutta Italia e dall’estero.
Lo stesso Yorke dal palco impreca più volte il “fucking caldo, non è normale” ma non saranno certo le alte temperature a fermare l’impetuosa cavalcata musicale della formazione britannica che, accompagnata dall’eccellente Robert Stillman ai fiati, ha ripercorso nei ventuno brani, le tappe della loro carriera, aprendo il live con “Wall of eyes”, per poi proseguire con alcuni brani tratti dal primo album come “The Opposite”, “Speech Bubbles” caratterizzato dall’utilizzo dell’archetto sul basso del geniale Greenwood, “A Hairdryer” e “Skirting on the Surface”.
Ciò che traspare sin dal primo ascolto è l’impeccabile intesa musicale tra i vari componenti della band, capaci di spaziare tra tempi dispari, in una perfetta sintesi di post punk, elettronica, jazz, suoni distorti e pop d’autore nella quale la voce onirica e suadente di Thom Yorke sembra ben insediarsi nelle mutevoli composizioni.
Il concerto prosegue serratissimo, in un crescendo di emozioni con “Thin Thing” fino ad arrivare ai brani del fortunatissimo “Wall Of Eyes”: “Friend of A Friend”, “Read the Room”, la dolcissima “Teleharmonic”, “Under Our Pillows” e “Bending Hectic”.
Il pubblico appare rapito, a volte piacevolmente sorpreso per le imprevedibili virate musicali della formazione, in bilico tra sperimentazione, rock, world music in una costante destrutturazione armonica e compositiva che fanno degli Smile un progetto unico ed originale totalmente proiettato nel futuro.
Da segnalare inoltre il brano “Don’t Get Me Started”, un brano inedito suonato sino ad ora solo dal vivo, magari di prossimo inserimento nel nuovo album. Gran finale con “The smoke”, “Pulled apart by horses” e “You Know me!” e la consegna del meritatissimo premio “Ernesto Assante”, compianto giornalista di Repubblica, per “la capacità di innovare e l’originalità nell’ambito della musica pop-rock”.
Un concerto difficile da dimenticare, che non fa che confermare il talento incommensurabile di Yorke, genio assoluto, capace di proiettare l’ascoltatore in una dimensione difficilmente definibile.
Foto: pagina FB Medimex
Claudia Mastrorilli