13.11.2023 – Gianfranco Angioni, autore del suo ultimo libro “Malocchio” della Pav edizioni,  narra una vicenda che ha per tema principale il gioco d’azzardo, l’usura, il tutto condito da un pizzico di dinamiche che parlano di amore, stregoneria, morte.

Si tratta di tematiche forti  che coinvolgono profondamente il lettore, un intreccio di vicende che riguardano persone comuni , semplici, e non solo. Medè, per esempio, è dotata di poteri paranormali, l’attenta e meticolosa descrizione presente nel testo, la “ritrae” come una gitana, un’anima ribelle dall’inconfondibile accento sardo… Tutti i personaggi del libro sono molto reali e tutto sembra tranne che una storia “inventata”.

Nel libro si ripropongono in qualche modo le vicende mitologiche di Giasone e Medea, condite da un pizzico di quotidianità e attualità. Quanto descritto nel romanzo avviene tra la Lombardia e la Sardegna nell’estate del 2012.

malocchio

Facciamo due chiacchiere con l’autore.

Giasone, il personaggio principale, compie una sorta di “viaggio dell’eroe al contrario” e durante il suo cammino incontra il signor Buonamici, dopo aver trascorso dei giorni perseguitato e malmenato da alcuni scagnozzi a cui deve dei soldi, ecco un cognome “amico”.

Il signor Buonamici: cognome originale, segno che è una persona di cui Giasone si ricorderà?

Questo è un romanzo molto oscuro, ho voluto stemperare con un minimo di ironia, con un nome beneaugurante una persona dai modi raffinati, ma capace di un mestiere infame, quello dell’usuraio.

Angela Maria è tra le figure che amano Giasone, è sua figlia e farebbe qualsiasi cosa pur di vederlo felice, sebbene Medè, la compagna del padre, non trasmetta alla donna una grande fiducia…Arrivato il giorno del matrimonio di Angela Maria, Giasone si trova difronte ad un bivio.

La data coincide col rogito, lui manca al matrimonio, si tratta di un’opera di Medé?

Potrebbe essere, ma ho pensato alla fatalità, un modo per dimostrare l’attaccamento di Angela Maria alle sorti del padre, anche lei rinuncia a qualcosa per aiutarlo.

Nel corso della storia Giasone e Medè subiscono una certa involuzione: lei diventa molto gelosa e assume sempre più le sembianze di una strega, mentre lui si lascia tentare dalla bellezza delle altre donne.

Nerina e Giasone: una nuova infatuazione o amore vero?

Arrivati a quel punto della storia, dovevo aprire uno spiraglio nella cortina densa di eventi forti. In fondo, loro sono due naufraghi, per un motivo o per l’altro si incontrano e cercano di solidarietà, vicinanza e affetti.

Molti lettori arrivati verso la fine del romanzo potrebbero chiedersi.

Giasone è davvero succube di Medè?

Si, ma in lui vi è ancora la forza per liberarsene, in qualche modo, in diversi modi.

Giasone teme il rientro di Medè prima della sua visita da Nerina.

Mede è davvero l’artefice del suo allontanamento al punto da indurlo a tradirla?

Direi che Medè conosce quanto avverrà, è una strega, ma non piò interferire con altre volontà a tal punto, non può cambiare il destino di Giasone, può solo lasciare che quanto deve avvenire si compia.

Giasone e l’apatia mentale: tutta colpa di Medè?

Certo che no, Giasone è malato, a dispetto di quanto gli capita, usando un termine attuale potremo dire che è anche uno sfigato, ma sarebbe riduttivo, no, lui è in balia della vita, della sua stessa natura e tutto procede sui binari della sua patologia che ne determina il destino.

Potresti pormi una domanda personale, cioè se sono pessimista, persona che vede tutto nero, no, sono realista e resiliente, mi piace scrivere e ho pensato a questa storia perché mi piacciono le tragedie e studiare casi psichiatrici.

E poi penso che la vita di ognuno di noi sia una tragedia, perché vi accadono fatti luttuosi e, come in tutte le tragedie, finisce sempre con un lutto, quello del protagonista. Ma è la vita, bella a dispetto di tutto quello che vi accade, anzi, proprio per questo eccitante e degna di essere vissuta.

Cos’altro vuoi dirci sul tuo libro, Gianfranco?

Ringrazio innanzitutto i lettori di Puglia Eccellente e vi ricordo che potete trovare il mio libro su Amazon oltre che sul sito della Pav edizioni. Ogni vostra recensione sarà un piacere da leggere!

Gianfranco Angioni in pillole

  • Nasce a Cagliari nel 1947. Chimico di formazione, si trasferisce a Milano, dove frequenta il corso di pittura per Artefici dell’accademia di Brera.
  • Dal 2014 vive a Sassello, in Liguria, e si dedica unicamente alla scrittura e alla pittura, esponendo dipinti in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Ha scritto articoli sull’arte per il sito galleriamilanese.com
  • Nel 2022 esordisce con Le metamorfosi imperfette, pubblicato da PAV Edizioni.
  • Nel 2023 pubblica Malocchio, ancora con PAV Edizioni.
  • Nei suoi romanzi e racconti evidenzia lo studio degli aspetti psicologici e, in qualche caso, delle manifestazioni psichiatriche dei personaggi. La consapevolezza dell’immutabilità della natura umana è un tratto distintivo del suo lavoro, come pure i richiami alla mitologia, a qualche autore classico e agli aspetti magici ed esoterici che, in maniera più o meno palese, si evidenziano in alcuni comportamenti umani.

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Dove trovare i libri di Gianfranco Angioni: https://pavedizioni.it/prodotto/malocchio

Fabia Tonazzi