4.09.2019 – Si terrà dal 20 al 22 settembre 2019 a Molfetta e Ruvo di Puglia la sesta edizione del Festival Viator. Evento che ci invita a rallentare, riconquistando una velocità umana nel segno dell’antica pratica del pellegrinaggio. Cammino, musica, preghiera, meditazione.
Un momento interessante per riappropriarsi di se stessi.
Di seguito il programma:
Festival Viator
Menti Cuori e Corpi sulle vie Francigene del sud
Venerdì 20 Settembre ore 18 Museo Diocesano Molfetta
UN MEDIOEVO MUSICALE CHE CONTINUA
Conferenza concerto a cura di Giovannangelo de Gennaro, Nicola Nesta, Michele Lobaccaro.
Sabato 21 Settembre Duomo di Molfetta
ore 19.45 visita guidata
ore 20,30 concerto MICHEL GODARD/ENSEMBLE CALIXTINUS
TRACE OF GRACE
Domenica 22 Settembre
IL CAMMINO DI DON TONINO 1° tappa Molfetta – Comunità CASA Ruvo di Puglia.
Raduno ore 7,30 presso l’atrio del Seminario Vescovile di Molfetta
ore 16,00 dialoghi, racconti, testimonianze su don Tonino Bello
ore 18,00 Messa celebrata da Sua Eccellenza Mons. Domenico Cornacchia presso la Comunità CASA don Tonino Bello
ore 20,30 concerto UN’ALA DI RISERVA Messa laica per don Tonino Bello
Michele Lobaccaro Fabrizio Piepoli Rocco Capri Chiumarulo Alessandro Pipino.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un’ala soltanto. L’altra la tieni nascosta: forse per farmi capire che anche Tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi Tuo compagno di volo. Insegnami, allora, a librarmi con te. Perché vivere non è trascinare la vita, non è strappare la vita, non è rosicchiare la vita. Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento. Vivere è amare le cose che non piacciono per poterle cambiare. Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te! Ma non basta saper volare con Te, Signore tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il mio fratello e di aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita e per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi. Non farmi lasciare il prossimo nel vestibolo malinconico della vita dove si “tira a campare”, dove si vegeta solo. Non farmi passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala, l’unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te. Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un’ala di riserva. Non tutti riusciremo ad esprimerci ma tentare sarebbe già essere sulla strada per divenire uomini. (Don Tonino Bello)