D’Elia ci presenta il suo progetto “100 storie di paura”, prodotto dall’agenzia di audiobranding parigina “Another Music Records”
“Qual è la cosa che ti fa più paura? Ti porterò lì e te ne tirerò fuori vivo”.
Il claim del progetto viene realizzato mediante un podcast: indossiamo le cuffiette e ci ritroviamo immersi in piccoli segmenti da brivido.
Le storie di D’Elia, spontanee e immediate, esplorano un mondo che appartiene a tutti noi, ossia quello della paura. L’obiettivo del progetto è quello di esorcizzare tutti quelli eventi che appartengono al vissuto di ognuno di noi e che, talvolta, ci paralizzano e limitano le nostre scelte e le nostre azioni.
Vi capiterà, nell’ascolto, di tornare spesso indietro e di riascoltare le storie: nel fluire delle parole, emergerà l’emozione e vi renderete conto che è la vostra storia. In quel momento inizia la “cura” o quantomeno la presa di coscienza che dalla paura si può uscire vivi e vale la pena affrontarla per scoprire il seguito.
Le storie sono caratterizzate da un’alta qualità della scrittura e dall’inquietante profondità sonora del sound design (anch’esso a cura di Fabrizio D’Elia) che accompagna l’ascoltatore nel profondo del suo inconscio.
La voce che interpreta le 100 storie è del cantautore e attore teatrale Matteo Carassini, preso per l’occasione ‘in prestito’ dalla scuderia di RSI (Radio Svizzera Italiana) e dal suo gruppo folk-rock Trenincorsa.
I primi due episodi del podcast “100 storie di paura” sono già online e ogni venerdì sarà disponibile un nuovo episodio, ciascuno contenente 10 storie.
Per ascoltare il trailer delle 100 storie di paura: https://bit.ly/3vMWiyd
Il podcast è ascoltabile su tutte le principali piattaforme di streaming digitale.
Di seguito, alcune delle più importanti:
SPOTIFY: https://spoti.fi/3nES73V
APPLE PODCAST: https://apple.co/3GJtDiI
GOOGLE PODCAST: https://bit.ly/100stGoOg
SPREAKER: https://bit.ly/3jNdbE2
DEEZER: https://bit.ly/3CrFQ9f
YOUTUBE: https://bit.ly/3wc7Pr1
Come nasce il progetto “100 storie di paura”?
Il progetto nasce sulla mia agenda. Avevo in testa queste brevi storie da un po’, continuavo a scrivere, ma senza un obiettivo preciso, le scrivevo per me. Poi ho avuto l’opportunità di farle leggere ad Andrea Manzoni, il fondatore di Another Music Records (l’agenzia di audiobranding parigina che distribuisce il podcast) che mi ha proposto di trasformarle in un’esperienza sonora. Ho accettato praticamente subito e mi sono messo al lavoro.
A cosa è dovuta la scelta del numero 100?
Il numero 100 è una sfida. È un numero importante, scrivere 100 storie, registrarle, creare per ogni storia un sound design unico. È un lavoro che ha richiesto molto tempo e molta dedizione. Ma che soddisfazione essere riuscito ad arrivare fino in fondo!
Che cos’è secondo te la paura? Come la definiresti?
Per me la paura è l’orizzonte dei miei limiti. Difficilissima da superare, alle volte ci riesco, altre volte no. Ma può essere anche una spinta motivazionale oppure qualcosa di ancestrale, che viene dal passato, mio o di un mio antenato. La paura ha tantissime forme e nelle mie storie ho provato a individuarne quante più possibili.
Hai voglia di raccontarci una tua paura?
Ho paura delle cose che non posso controllare. Un evento, un trauma, una malattia, demoni e fantasmi. Ho anche paura di morire prima di vedere il Bari vincere lo scudetto e andare in Champions league, non me ne capacito! 😀
Nel podcast inviti gli ascoltatori a raccontarti le loro storie di paura mediante Instagram. Che cosa emerge da questi racconti? C’è un gran bisogno di raccontarsi oggi…
Ognuno di noi ha almeno 10 storie di paura che potrebbe raccontare e le storie che leggo quando mi scrivono sono familiari, parlano di perdita, di mancanze, di rimpianti e occasioni perse. Ma ci sono anche storie di paura che possono sfociare in una risata, perché quando abbiamo paura, ridere può fare la differenza.
In che modo vorresti che i tuoi racconti toccassero chi gli ascolta?
Mi piace quando le persone che ascoltano le storie mi dicono che hanno provato un brivido, perché significa che a quella storia ci credono o che l’hanno addirittura vissuta in prima persona. E avrebbe senso, perché ogni singola storia di questo podcast è realmente avvenuta, dentro e fuori di me.
Grazie Fabrizio per il tempo che hai dedicato ai lettori di Puglia Eccellente. Attendiamo le tue prossime storie!
Biografia:
Fabrizio D’Elia, classe 1984, nato a Bari, vive a Parigi.
Ha una doppia vita professionale: di giorno Project Manager, di notte Autore e Sound Designer. Nell’ambito della gestione progetti, ha collaborato con un’ampia varietà di clienti: aziende, agenzie di comunicazione, politici, personalità dello spettacolo.
Dal 2017 al 2020 ha lavorato in un’agenzia di e-commerce a Parigi come Digital Project Manager incaricato di gestire progetti di e-commerce con grandi brand.
Nell’ambito del Sound Design, ha collaborato con agenzie di comunicazione e produzione audiovisiva come musicista e compositore per la creazione di musiche originali per video e filmati pubblicitari.
Attualmente collabora con l’agenzia di audiobranding Another Music Records in qualità sia di Project Manager che di Autore e Sound Designer.
Ha vissuto e lavorato in Italia, Regno Unito e Francia. Vive a Parigi dal 2015 dove ha anche co-organizzato il festival di cultura italiana “Magari” e laboratori di teatro contemporaneo.
Another Music Records è un’agenzia di audiobranding internazionale e indipendente fondata a Parigi nel 2017.
Oltre ad essere un’etichetta discografica, nel 2020 Another Music si trasforma in una factory nella quale prendono forma progetti legati al marketing sonoro, al cinema, al teatro, al podcasting, al sound design e alla formazione.
Collabora con realtà come RAI, RSI, HBO, ABC, SKY, NETFLIX.
Fabrizio D’Elia
fabrizio@anothermusicrecords.com
info@anothermusicrecords.com
Tel: 0033 6 15 33 52 24
www.anothermusicrecords.com
Manuela Bellomo