12.11.2019 – Il 14 dicembre al Teatro Comunale di Corato, grazie alla stagione teatrale realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese, la poesia di Alda Merini sarà raccontata a teatro da Antonella Ruggiero e Cosimo Damiano Damato, con il recital Elettroshock.
“In questo spettacolo – spiega Antonella Ruggiero – c’è un racconto di vita, un racconto artistico e c’è la nostra visione personale sulla poesia. Vogliamo che al pubblico arrivi una storia più completa, non solo della grande poetessa che è stata Alda Merini ma anche della donna ferita nella sua esistenza da quanti non hanno capito nulla della sua arte. E l’arte, la musica, la poesia sono l’unica bellezza rimasta che possa unire ed abbattere barriere”.
Un recital che rende omaggio ad Alda Merini, un viaggio attraverso monologhi, aneddoti e versi della poetessa dei Navigli, per lo più inediti. Il viaggio orfico della Merini viene scandito attraverso una scaletta di perle musicali poetiche: da “Canzone per Alda Merini” di Roberto Vecchioni a “Johnny guitar” di Peggy Lee (canzone amata dalla stessa Merini) ed, ancora, “ Canzone dell’amore perduto”, di Fabrizio De Andrè “Cosa sono le nuvole” scritta da Pasolini con Modugno ed, infine, “Elettroshock”, tratta dal repertorio più sperimentale, visionario e civile dei Matia Bazar.
Le canzoni sono eseguite dal vivo da Antonella Ruggiero, accompagnata al pianoforte da Mark Harris (storico musicista di Fabrizio De Andrè). La voce narrante è del poeta e regista Cosimo Damiano Damato che con la Merini ha condiviso una lunga amicizia raccontata nel film “Una donna sul palcoscenico” (presentato al Festival di Venezia nel 2009).
Antonella Ruggiero dona anche versioni inedite delle sue perle: da “Per un’ora d’amore” a “Ti sento” attingendo dal repertorio con i Matia Bazar per arrivare al percorso solista con le canzoni più poetiche come “Non ti dimentico”, “Amore lontanissimo”, “Controvento” e “Quando balliamo”. “Cosimo, io e te siamo amici di pietà nascoste”.
Questo il primo verso della poesia “La favola della bellezza” che Alda ha dedicato (e dettato al telefono) a Cosimo Damiano Damato pochi giorni prima del suo volo. Recita Damato nel monologo “Alda Dante Rock” – il suo più grande insegnamento? Quello di cercare la poesia in tutto, nelle cose più fragili”.