26.07.2021 – Ozmo, Gaia (Andrew Pisacane), David Diavù Vecchiato e David Pompili sono i primi nomi degli artisti che firmeranno i dieci murales su altrettante palazzine di edilizia popolare nel quartiere San Paolo di Bari.
L’obiettivo è farne “il più grande museo condominiale d’Italia”, per usare le parole del segretario generale della fondazione ‘Mecenate 90’, Ledo Prato che cura con il Comune il progetto ‘QM – Quartiere museo San Paolo’, nato sulla scorta dell’esperienza del ‘museo condominiale’ di Tor Marancia a Roma, ideato da Stefano Antonelli, che è curatore artistico anche del progetto barese.
“Con questo intervento vogliamo accendere un faro di bellezza e di arte su un quartiere della città da sempre considerato periferia – ha spiegato il sindaco Antonio Decaro -. Oggi l’arte urbana è a tutti gli effetti uno strumento di rigenerazione urbana: i cittadini, le associazioni, le istituzioni e gli street artist che qui non vengono a dipingere un murales sulla facciata di un palazzo come farebbero su una tela bianca, ma vengono a dipingere le storie del quartiere San Paolo, la vita delle persone che lo abitano, i loro sogni e le loro paure“.
“Sono convinto che con il programma ‘Street Art’ la Regione Puglia possa vantare uno dei più incisivi interventi di riqualificazione urbana sul panorama nazionale”, ha detto l’assessore regionale alla Cultura Massimo Bray.
Il progetto si articola in tre fasi: una indagine quantitativa e qualitativa sul quartiere, sulla sua struttura e composizione sociale. Nella prima metà di settembre, poi, inizieranno i laboratori all’interno di una scuola, con il coinvolgimento dei cittadini che abitano nelle dieci palazzine individuate. Quindi la realizzazione delle opere, con il coinvolgimento di dieci artisti, cinque del panorama internazionale e nazionale e cinque locali da individuare attraverso una call.