19.09.2021 – Si chiude oggi la rubrica Cime sotto l’ombrellone con una di quelle storie che toccano un po’ il cuore.
Ringraziamo Stefano Saponaro e Clappey per la loro simpatica compagnia in questa estate 2021.
Tuttavia non finisce mica qui. Le storie torneranno…come, quando?
Continuate a seguirci e lo saprete.
Una cima di zio
Michele inizia a lavorare a 13 anni come garzone in una salumeria a Japigia.
Siamo alle porte degli anni 60, la famiglia Saponaro è numerosa, 7 figli da sfamare e lo stipedio di un ferroviere non basta. Michele ha la stoffa del commerciante e solo dopo 3 mesi viene promosso a banconista.
Nonostante alcune proposte di lavoro a tempo indeterminato, a 22 anni, decide di mettersi in gioco aprendo una salumeria a Bari, in Via Napoli.
Dopo alcuni mesi viene affiancato dalla sua fidanzata Tosca che sposa nel 1966. Iniziano gli anni 70, l’economia italiana viaggia poderosa cosí come il volume d’affari del negozio.
Tosca e Michele sono una coppia realizzata. I loro prodotti sono molto apprezzati dai clienti del rione e dai parenti, ricordo ancora le rosette croccanti con il prosciutto San Daniele che ti si scioglieva in bocca.
Tutto fila liscio fin quando via Napoli diventa teatro di scontro tra bande rivali della malavita barese. Ci si contende il mercato della droga.
Michele è preoccupato, ogni tanto riceve qualche visita indesiderata in negozio, viene chiamato anche a testimoniare dopo una sparatoria mortale. Lui non molla, il negozio è la sua vita ed ogni sera prima della chiusura contempla il quadro di San Nicola per chiedergli la grazia di andare avanti.
Tutto rimane sospeso fino al 31 dicembre 1997. Michele è in piedi dalle 3 del mattino, ha preparato le consegne per il cenone di capodanno. Nel pomeriggio chiude il negozio e si reca a Japigia per salutare il 1997 con i suoi cari. Subito dopo la mezzanotte rientra a casa per andare a riposare.
Alle 2 di notte squilla il telefono, sono i Carabinieri, qualcuno ha pensato bene di festeggiare l’ultimo dell’anno sfondando la vetrina del suo negozio con una macchina. L’ennesimo episodio intimitadatorio fa scattare la paura o forse più correttamente la stanchezza, l’anno si conclude, cosí come l’attività.
Sono passati più di vent’anni ma quando lo vedo tagliare i salumi mi rendo conto che tutto può passare ma la passione ed il talento li porti sempre con te, lo stesso vale per San Nicola.
Pagina FB: Cime di Puglia