28.09.2019 – Dopo la serata del 21 settembre scorso nel Chiostro di Santa Chiara a Bari nella quale si sono esibiti la giapponese Midori Hirano e la francese Delphine Dora, Time Zones continua domenica 22 settembre con il giovanissimo pianista di Apricena Carmine Padula e la portoghese Surma. Sin dalla sua prima edizione, prerogativa del festival delle musiche possibili è stato portare alla ribalta dei giovani talenti nazionali ed internazionali ed in questa 34esima edizione il direttore artistico Gianluigi Trevisi ha voluto ospitare il diciannovenne pianista e compositore pugliese, che studia pianoforte e composizione al Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, oltre che aver studiato composizione contemporanea con il maestro Roberto Cacciapaglia, a cui ha voluto affidare l’ apertura del festival nella sezione “Ad Museum”.
Con già all’attivo ben due album, “Orizzonti” uscito nel 2016 (PMG Productions) e “Dreamland” (PMG Productions & EMA Editions) Carmine Padula ha registrato le sue ultime composizioni a soli diciotto anni dei prestigiosi Abbey Rocchi Studios di Roma con l’Orchestra Roma Sinfonietta, da sempre accompagnatrice del premio Oscar Ennio Morricone, e all’Auditorium Arturo Toscanini della Rai di Torino con l’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Le composizioni del giovanissimo talento, saranno la colonna sonora della fiction di Rai Uno “Ognuno è perfetto” diretta da Giacomo Campiotti, il regista di “Braccialetti Rossi”, che andrà in onda in sei puntate a partire dal prossimo 24 novembre che vedrà come protagonisti Edoardo Leo e Cristiana Capotondi.
Ed è proprio a Bari che Carmine Padula, per la prima volta nel capoluogo barese, ha voluto eseguire i brani della colonna sonora, aprendo però il festival con un brano inedito scritto giusto qualche ora prima. Visibilmente emozionato, ha così proposto al pubblico accorso numeroso per l’evento, malgrado il tempo piovoso, i brani “Viaggio“, “Dolcemente“, “Ancora” per poi proseguire in un crescendo di emozioni con alcune composizioni tratte dai suoi album come “Trees for peace“, il brano i cui incassi sono stati devoluti per il progetto umanitario Amma’s Project”.
Carmine Padula dialoga con il pubblico, presentando ogni brano e raccontando i motivi ispiratori di ognuno di essi come ad esempio nel caso di “Neptune” composto dopo una visita a Paestum, per poi concludere il breve ma intenso live con “Love Theme” acclamato a gran voce dal pubblico stupito dal talento del giovanissimo compositore. Prossimo appuntamento con la sezione “Underzones” del Festival delle musiche possibili, sabato 5 ottobre a Terlizzi con due appuntamenti tra sperimentazione e ricerca sonora al Laboratorio Urbano MAT dove si esibiranno Camilla Sparksss e group A.
Claudia Mastrorilli