12.12.2022 – Ultimo appuntamento stagionale per Cime di Puglia con la rubrica Parole e pubblicazioni: la Puglia dà emozioni, condotta sempre ammirevolmente dal duo Elisabetta Russo in video e Graziano Bevilacqua in regia.
Per l’intervista finale una quota rosa, che ci prende per mano – per la seconda volta in questo cammino letterario – nei sentieri dolci e armoniosi della poesia: con noi è collegata Elvira Leone che ci presenta la sua raccolta poetica L’aurora indugia (prima che il gallo canti).
La protagonista di giornata è una insegnante di italiano che ama – tra una lezione e l’altra – far approcciare i suoi studenti anche a quella che è definita “scrittura creativa” e che, sottolinea, in Paesi come Giappone, Stati Uniti e Gran Bretagna è una prassi, una vera e propria disciplina.
La sua raccolta poetica ha proprio il sapore orientale della tradizione nipponica: è un libro che ospita esclusivamente poesie haiku.
Ci serviamo e parafrasiamo le parole di Elvira per spiegare – grammaticalmente e culturalmente – cosa sono gli haiku: si tratta di componimenti poetici che si articolano in tre versi e diciassette sillabe (ortografiche o con l’applicazione della sinalefe); nascono storicamente nel XVII secolo e l’esponente più importante, non il primo in senso cronologico, è il giapponese Matsuo Basho.
Riprende un altro tipo di poesia, il tanka, risalente addirittura al V secolo d.C., più lunga e articolata dall’haiku e da cui quest’ultimo ha estrapolato i primi tre versi.
Distinguendosi, così, per l’essenzialità della comunicazione di un frammento, di un attimo, di uno stato d’animo.
Tant’è che la professoressa definisce l’haiku “attimi scintillanti di poesia, che brillano di luce, come degli scatti fotografici”.
Non solo.
Il suo libro accompagna ogni singola poesia con un dipinto realizzato con acquerelli, sempre opera di Elvira Leone, testimoniando la trasversalità artistica dell’autrice.
Se da un lato Elvira ci pervade con la sua passione verso questi “soffi di poesia” romantici ed essenziali, asciutti nella loro compattezza stilistica e in grado di schiudere le porte dell’animo, dall’altro ci fa dono di un insegnamento “scolastico” per chi vuole o vorrà approcciarsi a questa disciplina: per saper scrivere in modo creativo bisogna saper scrivere, e per saper scrivere bisogna leggere, e tanto.
Sebbene sia valido l’assunto secondo il quale la creatività sia frutto anche di istinto, di ispirazione, di coinvolgimento dei sensi (“ai miei alunni faccio comporre haiku con un sottofondo musicale e un foglio da disegno accanto”, ci svela la scrittrice), va altresì specificato che il componimento segue un percorso tracciato, fatto di steps: lettura, progettazione, stesura.
Non ci si può improvvisare scrittori. Anche se creativi.
Per tutti i dettagli del libro e della poesia creativa il rimando è all’intervista al link https://www.youtube.com/watch?v=NM9cOYl5K5c
Ringraziamo Elvira Leone per averci fatto scoprire con la sua L’aurora indugia un nuovo affascinante modo di scrivere e raccontare di poesia.
L’aurora indugia, Elvira Leone, Youcanprint.
Claudio Mastrodonato