14.05.2021 – Il cantautore 21 GRAFFI, fra cicatrici e rinascite, canta il suo “Marchio di Fabbrica” nell’ultimo singolo con un videoclip dal sapore hollywoodiano.
Quale possa essere il marchio di fabbrica per un giovane cantautore ai tempi della pandemia lo racconta Filippo Granatiero, in arte 21 GRAFFI, nel suo ultimo singolo, in uscita su tutte le piattaforme digitali.
“Marchio di fabbrica”, appunto, il titolo del brano, prodotto e distribuito dall’etichetta pugliese Angapp Music. A partire da martedì 11 maggio online anche il videoclip che accompagna la canzone, in cui sono visibili clip video firmate e dirette da Wilson Streibig.
Lo storyboard parla di un allenamento di box, metafora di un lavoro su se stessi di cui 21 GRAFFI racconta nel suo testo cantando “una vita rovinata, al tempo oggi ricucita”.
Parla di se dipingendo un ragazzo divenuto uomo “con i morsi sulla pelle e cicatrici sulle spalle”.
Parole forti accompagnate da una musicalità altrettanto incisiva.
Il brano “Marchio di Fabbrica”, rappresenta una serie di ricordi che hanno caratterizzato l’artista, 21 Graffi, durante alcune fasi della sua età.
Una vita ricucita grazie alla musica è il messaggio principale che questo testo vuole trasmettere attraverso istanti vissuti dall’artista.
“Ho smesso di parlarti negli occhi degli altri” è la frase che apre il brano rima che pone il cantautore in una posizione di crescita fino ad abbandonare la sua ‘vecchia’ immagine, priva di tutto, priva della musica.
Accanto a questi richiami, troviamo nel singolo il tema della ‘sensibilità’ ripetuto più volte, nel ritornello, che risulta essere proprio il cavallo di battaglia per Filippo, ovvero il suo ‘marchio di fabbrica’.
Le sonorità del brano ricordano quelle dell’hip hop anni ’90, sonorità che sono divenute più urbane, più sporche, rispetto ai precedenti singoli di 21 GRAFFI.
Ora la sua musica esalta la voglia di raccontare un processo piuttosto che quella di intrattenere a tutti i costi, segno di una profonda maturazione artistica già evidente nel giovane talento pugliese.
“Questo brano per me è molto importante poiché quando ho iniziato a scriverne il testo ho percepito la sensazione di aver abbandonato il mio vecchio mondo, ho realizzato che il passato era ormai alle spalle e mi stavo cimentando con un futuro diverso”, racconta Filippo, “Questo singolo rappresenta l’abbandono totale del passato. Il ricordo del passato e la consapevolezza di essere cambiato in seguito alle tante esperienze che mi hanno formato. Sono le cicatrici che mi hanno aiutato a forgiare il mio carattere, di cui parlo nel testo”.
Video del singolo
https://www.youtube.com/watch?v=RJvvTpLq_NE
Link pe rl’ascolto
Testo
MARCHIO DI FABBRICA – 21 GRAFFI
Ho smesso di parlarti
Negli occhi degli altri
A volte sai ci penso
Ormai cosa vuoi farci?
E’ passato il tempo
Profondo nelle scuole
Dove insieme un po’
Ridevamo per incastrarci
Inconsapevole di una emozione
Ancora nuova
Abbiamo scelto entrambi
Di urlare a squarciagola
Senza mai toccarci
Senza mai sfiorarci
Come un fiore quando
Appassisce se non lo guardi
Oggi sono ormai cambiato
Non mi importa del passato
Dei dolori che ha creato
Delle ansie che ho affrontato
Dei nemici ho perdonato
Degli amici ho abbandonato
Su una strada sono cresciuto
Con un mento un po’ sbucciato
È la sensibilità nelle spalle
Marchio di Fabbrica se hai le palle
A giocare cosi
Ho rischiato più volte cosi
Non darmela vinta
È la sensibilità nelle spalle
Marchio di Fabbrica se hai le palle
A giocare cosi
Ho rischiato più volte cosi
Ci vediamo all’uscita
E cosi abbiamo preso un’ altra strada
Un’ altra dimensione
Un’ altra occasione buttata
Questo maledetto orgoglio
Che mi porto dentro
E non mi lascia in pace
Siamo fiori nel deserto
Con le ansie in mezzo al letto
Occhi che grondano sangue
Questo non te l’ho mai detto
Una vita rovinata
Al tempo oggi ricucita
Sai che cosa voglio dire
Un inchiostro tra le dita
È la sensibilità nelle spalle
Marchio di Fabbrica se hai le palle
A giocare cosi
Ho rischiato più volte cosi
Non darmela vinta
È la sensibilità nelle spalle
Marchio di Fabbrica se hai le palle
A giocare cosi
Ho rischiato più volte cosi
Ci vediamo all’uscita
Sai come stai?
Lo chiedi mai?
Ti senti osservato come il pugilato
Messo al lato senza
Respiro ormai
Schivando sai proiettili, coltelli di
Qualunque tipo
Sorridi
Eppure alla fine sai ti godi un po’
Arrivi ad assaggiarti senza battito
Sei nato morto cresciuto resuscitato
Come un fottuto soldato
E con i morsi sulla pelle
Cicatrici sulle spalle
Sono diventato uomo
Proprio come un passante
Che mi dice non è niente
Ti conviene respirare
Non ti vengo più a salvare
Salvare
È la sensibilità nelle spalle
Marchio di Fabbrica se hai le palle
A giocare cosi
Ho rischiato più volte cosi
Non darmela vinta
È la sensibilità nelle spalle
Marchio di Fabbrica se hai le palle
A giocare cosi
Ho rischiato più volte cosi
Ci vediamo all’uscita