15.04.2021 – Torna il Il peso della farfalla in una nuova veste, la rassegna, in questo settimo anno, si trasforma in un Festival diffuso che va da aprile a ottobre 2021.
Ad aprire il festival sostenuto da Ministero per i Beni e le attività Culturali, Regione Puglia, Comune di Bari, Radiomadonnellenberg – progetto Urbis PON Metro 2014-2020 e ideato e diretto da Clarissa Veronico è l’appuntamento del 16 aprile con Maria Maddalena, da Fuochi di Marguerite Yourcenar, con Monica Contini in versione radiofonica. Il podcast sarà disponibile dalle ore 07:00 del mattino di venerdì 16 sulla web radio Radiomadonnellenberg e sui canali social di Punti Cospicui e Prinz Zaum.
Seguiranno gli appuntamenti del 23, 30 aprile e 7 maggio di Vai a rubare a San Nicola con la voce di Anna Piscopo che porta il monologo da lei firmato insieme a Lamberto Carrozzi nella versione radiofonica in tre puntate su Radiomadonnellenberg
Si prosegue martedì 4 maggio con l’appuntamento dedicato a Liebe, un gioco da tavolo sul desiderio e l’intimità creato dalla Libreria Prinz Zaum presentato da Arcangelo Licinio e dall’Associazione Lgbt Mixed.
A chiudere questo primo ciclo del Festival, il 12 maggio, La donna gelata: una conversazione sull’educazione sentimentale delle donne a partire dal libro di Annie Ernaux con le ospiti Rosy Paparella e Rosanna Santoro.
Il peso della farfalla, in questa settima edizione, si trasforma in un festival diffuso, così ne anticipa il programma la direttrice artistica Clarissa Veronico: «Sulla soglia di un cambiamento epocale, sulla soglia di un passaggio di giorni, mesi e anni che hanno nominato la paura, il dolore, lo smarrimento di immaginare una trasformazione, il teatro ha la capacità di leggere il presente e condividere domande, essere lente attraverso cui guardare con occhi nuovi la storia passata e con occhi nuovi chiederci di scriverne una diversa per il futuro. Il teatro è un arte coraggiosa, affonda l’anima nelle ferite e modella corpi capaci di portarne le cicatrici. Per queste ferite, per queste cicatrici, mentre molto è ancora fermo, ricominciamo».
Il peso della farfalla 2020/2021, a partire da Il mio cuore in differita preludio dello scorso 18 e 19 dicembre, racconta di soglie come spazi di congiunzione e attraversamenti, possibilità di andare oltre, ammettere la condizione del passaggio. Soglie come capitoli di un racconto umano che merita il continuo cambiamento della vita.
La prima sezione del festival 2021 che va dal 16 aprile al 12 maggio è intitolato Sull’educazione sentimentale con un’attenzione specifica alle azioni, a volte anche dolorose e violente, per liberarsi dal patriarcato, alle ferite sulla soglia tra inclusione ed esclusione da un sistema sociale e relazionale che non ammette la dis-appartenenza.
Questo primo capitolo del Festival contiene la versione radiofonica del racconto Maria Maddalena di Marguerite Yourcenar recitato da Monica Contini, la riduzione a puntate per radiodramma di Vai a rubare a San Nicola, spettacolo scritto da Anna Piscopo e Lamberto Carrozzi e interpretato da Anna Piscopo, entrambe produzioni de Il Peso della Farfalla, realizzate appositamente per gli eventi di apertura di questa edizione. Segue una conversazione sull’educazione sentimentale delle donne a partire dal libro La donna gelata di Annie Ernaux, la presentazione del gioco da tavolo Liebe sull’intimità e il desiderio. Tutti gli appuntamenti saranno udibili sulla web radio Radiomadonnellenberg e sui canali social di Punti Cospicui e Prinz Zaum
Seguirà da fine maggio a luglio il secondo capitolo: Paesaggi di passaggio che riflette sul rapporto con i luoghi, su come essi siano imbevuti delle vite che li attraversano e allo stesso tempo ne siano specchio. I luoghi, le città che abitiamo, sono espressione della nostra stessa capacità di accoglienza, parlano di noi e a noi, possono essere la soglia per un incontro o il confine di una separazione. Il secondo capitolo contiene un’istallazione di foto scattate dagli spettatori durante la performance itinerante Il mio cuore in differita realizzata lo scorso dicembre: particolari di strade, palazzi, persone viste e fotografate durante il movimento della propria emozione; il reading drammatizzato di E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto, dal celebre saggio di John Berger scritto come se fosse una lunga lettera d’amore alla sua compagna; una conversazione partecipata sulla poesia di paesaggio, la performance Atlante dell’attore solitario di Marcello Sambati, drammaturgo, regista e poeta che può essere considerato tra i maestri del teatro di sperimentazione e infine lo spettacolo di cunto 20 anni di Alessio Di Modica che ripercorre questi primi tormentati decenni del nuovo millennio a partire dai fatti del G8 di Genova.
A chiudere il Festival sarà il terzo e ultimo capitolo intitolato Sulle molteplici soglie della vita.
Tra settembre e ottobre saranno in programma spettacoli interpretati da alcuni dei migliori attori autori del teatro contemporaneo: Lasciate le mie ali al loro posto, omaggio a Garcia Lorca di e con Roberto Latini, In canto e in veglia di e con Elena Bucci, A colpi d’ascia da Thomas Bernhard con Marco Sgrosso, Die Panne da Frederic Durematt con Valentini Bischi e infine un radiodramma a puntate tratto da I mendicanti Nobili di Hagop Baronian interpretato dagli attori del teatro delle Bambole e dedicato alla letteratura armena.