26.09.2019 – Nell’ambito delle manifestazioni “Noci città delle arti e della cultura”, sabato 28 settembre alle ore 18:30, presso il Chiostro di San Domenico a Noci, sarà inaugurato il Festival, promosso dall’Associazione Artiemiele – “I Giorni della Fotografia – Oltre il Reportage” – dedicato alle Arti, che si terrà dal 28 Settembre al 26 Ottobre 2019. La Puglia si racconterà in maniera sorprendentemente inusuale, andando ben oltre il reportage.
Intervengono:
Domenico Nisi Sindaco Comune di Noci
Francesca Pietroforte Consigliere delegato alla Cultura Città Metropolitana di Bari
Damiano Lippolis Consigliere delegato alla Cultura Comune di Noci
Pio Meledandri Presidente Associazione Artiemiele
Alessandro Capurso Art Director
Francesca Ceci Titolare azienda cosmesi Potentilla
Modera la scrittrice Francesca Palumbo
“La Bellezza di Bacco” reading di Emilia Iosca
Degustazione vini e olio pugliesi “Cantine Barsento” e “Azienda Agricola Lillo”
Visite da lunedì a venerdì tutti i pomeriggi dalle ore 16 alle 19. Giovedì e Venerdì anche la mattina dalle ore 10 alle ore 13. Sabato e Domenica secondo gli orari degli eventi previsti in quei giorni.
Ingresso libero.
Presentazione dei progetti del Catalogo delle Mostre:
Alessandro Capurso: “Statale 100” approfondisce le mutazioni di un territorio attraversato da un importante e storico asse viario che congiunge il Mar Adriatico con il Mar Jonio, attraverso tracce del passato e contemporaneità.
Yvonne Cernò: “Gente di Bari” indagine socio-antropologica sulla lettura della Città di Bari sviluppata attraverso ritratti ambientati di persone di etnie, estrazione e culture diverse che ci vivono e la animano.
Antonello Di Gennaro: “Matera 626/627 2 Luglio” analisi visiva del complesso rituale della festa del 2 luglio a Matera dedicata a Maria Santissima della Bruna, animata da devozione, fede e antropologia della paura.
Pio Meledandri: “Sinfonia delle erbacce selvatiche” visioni di orizzonti sconfinati e multicolori, di paesaggi collinari aspri, ma anche di boschi raccontati attraverso la storia di tre donne che vivono nella Murgia andriese.
Domenico Mirabella: “Cufanari”, descrive il trasporto in spalla dei tini colmi di uva appena raccolta da uomini immigrati dall’Africa che replicano la stessa gestualità della tradizione contadina del Salento.
Pio Tarantini: “Imago” un racconto sulla precarietà della vita in cui le figure mosse propongono una visione diacronica della esistenza “in viaggio” in un determinato spazio temporale.