30.10.2015 – E’ stata presentata qualche giorno fa a Bari presso la Libreria Laterza, la nuova stagione del Teatro Garibaldi di Bisceglie, l’Appuntamento, nata dalla sinergia tra la Municipalità (il Sindaco Francesco Carlo Spina in prima linea) e il Teatro Pubblico Pugliese che qui sperimenta una formula del tutto nuova di collaborazione.
“Con una certa presunzione s’intitola l’Appuntamento – scrive Carlo Bruni “nella convinzione d’essere diventata tale per le migliaia di spettatori che ormai la frequentano”.
Questo terzo atto porta a compimento il percorso di costruzione del Sistema Garibaldi di Bisceglie. L’impegno di un’Amministrazione Comunale, teso a fare del suo teatro un polo culturale aperto; l’esperimento avviato dal Teatro Pubblico Pugliese nell’esercizio di un nuovo ruolo; il lavoro progettuale e i suoi esiti sul piano qualitativo e quantitativo: sono i pilastri su cui poggia questa nostra nuova stagione.
Complice il Gal ponte Lama, si parte il 19 novembre con un prologo intitolato della terra e dell’ulivo, invadendo i frantoi (Di Molfetta, Galantino, Simone), le vecchie segherie (Mastrototaro) e “ragionando” su di un elemento identitario importante e decisamente messo a rischio dalla invasiva xylella: niente di più attuale e necessario. Vi spicca il nome di Saverio La Ruina, certamente uno dei più premiati interpreti della scena contemporanea, presente con due dei suoi più riusciti spettacoli (Dissonorata il 19 e Italianesi il 21) e poi ci sono Luigi D’Elia, Enrico Messina, Nicola Conversano. A seguire dieci spettacoli in abbonamento, con una sezione dedicata a Loro di Napoli, che annovera ospiti del calibro di Isa Danieli, Giuliana De Sio, i Teatri Uniti e una delle più attese produzioni pugliesi: L’abito nuovo di Eduardo e Pirandello. A seguire: Maria Paiato, Adriana Scommegna, Valter Malosti, Silvio Orlando, Elena Bucci, Sabrina Impacciatore, Marina Massironi e chi più ne ha più ne metta (per esempio gli esilaranti Donati & Olesen). E come se non bastasse, quattro titoli fuori abbonamento che raccontano altrettante esperienze preziose: fra tutte la messa in scena del famosissimo film di Risi, In nome del popolo italiano, o il don Chisciotte con Giorgio Pasotti. Con quindici spettacoli non è seconda la stagione ragazzi, che qui propone la migliore produzione nazionale, ospitando l’acclamatissimo Fa Afafina del Biondo di Palermo, Out, un sorprendente lavoro di teatro di figura, i pugliesi Senza Piume, i veneti Barabao teatro, il tarantino Crest. Ma il Garibaldi cuce nella stessa fittissima trama l’opera dello Spellbound Contemporary Ballet, o il Quintetto i nero del grande coreografo Virgilio Sieni, con la nuovissima sezione musicale, che associa la stella nascente del pianoforte Beatrice Rana, ad uno dei più affermati clarinettisti europei: Gabriele Mirabassi. E non rinuncia alle arti visive, con 5 mostre al femminile, a scandire i cinque mesi di programmazione, proposte da Cacciatori d’Ombra. Fuori porta, affidati alla cura di Linea d’Onda, gli Effetti Collaterali, con Oscar De Summa in apertura e un frantoio appena ristrutturato come casa (Amore inFRANTOio, il titolo scelto).