14.11.2016 – Nell’ambito del mese Shakesperiano del Teatro Pubblico Pugliese è andato in scena al Teatro Multisala Showville di Bari, con data unica, lo spettacolo Thomas More per la regia di Otello Cenci e con un gruppo di attori professionisti quali Giampiero Pizzol, Andrea Soffiantini, Giampiero Bartolini, Andrea Carabelli, Isotta Ravaioli e la produzione dell’Ass. Teatrale Compagnia Bella.
Lo spettacolo, che ha debuttato al Teatro Novelli di Rimini nell’agosto 2016, nell’ambito del Meeting per l’amicizia tra i popoli, è un testo inedito, mai rappresentato in Italia ed, in realtà nemmeno mai portato in scena da Shakespeare all’epoca.
Proprio questo infatti si racconta nel lavoro di Cenci. In una cantina segreta, a Londra, durante una notte di fine cinquecento, “Willy” (Giampiero Pizzol) si incontra con altri tre compagni per discutere di teatro, del Thomas More e della possibilità di metterlo in scena a pochi anni dalla sua condanna a morte, per non aver accettato l’Atto di Supremazia del Re sulla Chiesa d’Inghilterra.
La discussione si alterna alle prove di scena, ognuno degli attori esprime la sua opinione secondo il suo sentire, Lawrence Fletcher (Andrea Soffiantini) porta la sua esperienza disincantata, Richard Barbage (Andrea Carabelli) il suo giovanile entusiasmo e Munday (Giampiero Bartolini), fedele della regina, il dubbio di un tradimento.
Tutti e quattro diventano a turno Thomas More, in un atmosfera surreale che esce da quella cantina e rapisce lo spettatore, che si lascia catturare volentieri da questa storia che rivela il dietro le quinte di un’epoca in cui non tutto poteva andare in scena, senza conseguenze.
Si discute dunque di verità e di potere e di come quest’ultimo può piegare la prima al suo volere.
Ad un certo punto fuori dalla cantina scoppia la rivolta degli immigrati economici, gli stranieri, accusati dagli inglesi di essere venuti a rubar loro il lavoro.
Thomas More esplode nel suo monologo dal sapore decisamente contemporaneo.
Abbiamo assistito ad uno spettacolo godibile, frizzante e ironico che propone tematiche importanti e di non facile fruizione, in una chiave davvero accattivante, molto adatta ad un pubblico giovane.
Dal Thomas More:
“Immaginate allora di vedere gli stranieri derelitti,
coi bambini in spalla, e i poveri bagagli
arrancare verso i porti e le coste in cerca di trasporto,
e che voi vi asseggiate come re dei vostri desideri
– l’autorità messa a tacere dal vostro vociare alterato –
e ve ne possiate stare tutti tronfi nella gorgiera della vostra presunzione.
Che avrete ottenuto? Ve lo dico io: avrete insegnato a tutti
che a prevalere devono essere l’insolenza e la mano pesante.”