17.04.2025 – L’incredibile storia di Callista Wood che morì otto volte bussa discretamente alla porta ma fa subito tanto rumore.Opera prima di Manuela Montanaro, pugliese doc, di Casamassima per l’esattezza, in provincia di Bari, è in libreria da pochissimo tempo per la Neo edizioni (casa editrice indipendente abruzzese) e ha vinto il secondo posto del Primo Premio Letterario della stessa.

Come racconta Chris Offutt nella prefazione, questo libro è una sfida, perchè ambientare una storia in una cittadina di un paese, il South Dakota nel caso specifico, che la scrittrice non ha mai visitato è un atto di coraggio ma anche di abilità, tenacia e talento. Scrivere un libro è un salto nel vuoto e la Montanaro già atterra su un morbido cuscino di consensi.

Siamo in una riserva indiana dove una giovane nativa, Callista Wood, viene uccisa e ben otto persone si autodenunciano per questo delitto.
Un bel mistero da scoprire, un giallo ambientato nell’America più lontana? In realtà questo libro vuol raccontare ben altro.

L’omicidio di Callista è solo un un trampolino di lancio per scoprire le trame della vita di una comunità rurale di un paese selvaggio e aspro, un mondo di frontiera con i suoi equilibri, talvolta traballanti e, in fondo, comuni ad ogni piccola realtà.

callista

Intervista

Abbiamo fatto due chiacchiere con Manuela che ringraziamo per averci ancora di più incuriosito e per aver condiviso con noi come nasce la storia da lei raccontata.

Come è successo che una pugliese doc scrive una storia ambientata nel South Dakota?

Sono appassionata di letteratura nordamericana, mi è sempre piaciuto “abitare” nelle aree rurali e nelle zone di confine dell’America dei gringo e dei nativi, in qualità di lettrice. La scoperta di una vicenda nota come massacro di Wounded Knee mi ha segnata particolarmente e mi ha fatta poi restare in South Dakota. I miei personaggi nascono e vivono in quella terra, sono imprescindibili da essa.

Chi è Callista Wood per te?

Callista Wood è un personaggio in absentia: pur essendo il fulcro narrativo del romanzo, è una specie di animale selvatico sfuggente. Callista Wood è anche un pretesto per raccontare questa storia e per ricordare, senza pretese apologistiche, un fenomeno taciuto senza remore: la scomparsa sistematica di giovani native da ogni latitudine degli Stati Uniti: donne e, più spesso, ragazzine di cui si perdono le tracce per settimane, mesi talvolta, per essere poi ritrovate, nella migliore delle ipotesi morte. Ma Callista è anche la donna libera e priva di filtri che spero ancora di diventare.

Qual è la prima cosa che hai fatto quando hai avuto il tuo primo romanzo fra le mani?

Ne ho guardato le pagine. Dentro il libro, volevo essere dentro il libro, vedere che effetto facessero le parole che avevo scritto sulla pagina di un romanzo vero, fatto di carta e ossa. Ho adorato quella sensazione, la voglia di leggere qualcosa che in qualche modo mi apparteneva ma che guardavo per la prima volta con gli occhi di lettrice.

Biografia

Manuela Montanaro nasce e cresce in una provincia del Sud. Appassionata di cavalli e di frontiera, ha pubblicato diversi racconti su riviste letterarie, tra le quali ’Tina e Crack. Sua la raccolta di racconti Catrame (Ensemble, 2021). Continua a vivere a Sud con un cane, tre gatti, un cavallo e due figli.
L’incredibile storia di Callista Wood che morì otto volte è il suo primo romanzo.

Prossimi appuntamenti in giro per l’Italia

Per la Puglia vi segnaliamo:

Macarìa a Gallipoli il 26/04

Libreria Ikigai a Conversano il 29/04

Velazquez a Foggia il 6/05

Biblioteca Comunale di Putignano l’11/05

Manuela Bellomo