23.10.2023 – Dalle tenebre riaffiorano mostruosi schermi ed orride fantasticherie visive per una sei giorni di suggestioni eteroclite e granguignolesche nel segno del terrore più seducente.
Giunto alla sua sesta edizione, MONSTERS – Taranto Horror Film Festival, presieduto dal critico cinematografico Massimo Causo e diretto da Davide Di Giorgio, torna ad atterrire e intrattenere il suo pubblico dal 24 al 29 ottobre prossimi nelle due location del Savoia Cityplex e dello Spazioporto.
Un percorso serale nelle oscurità esteriori ed interiori che si compone di oltre 30 film suddivisi in diverse sezioni competitive e non e numerosi incontri, tra eventi ed anteprime, che si annunciano imperdibili.
Mostro simbolo di questa edizione è l’Uomo Lupo, paradigmatico capostipite di ogni figura orrorifica, prima ed iconica metafora delle contraddizioni della natura umana, della ineliminabile ferinità ancestrale di ogni essere senziente e dei conflitti interni alla società dunque perfetto soggetto per le narrazioni del terrore d’ogni tempo. Al cinema dei licantropi verrà dedicato il ciclo L’ombra del lupo composto da quattro opere iconiche tra classici fondamentali e nuove rivisitazioni.
La categoria competitiva internazionale Nuove Tendenze, nelle sue due sezioni lungometraggi e cortometraggi presenterà al pubblico tarantino, in anteprima, la migliore produzione di genere contemporanea in un mixaggio di temi ed atmosfere che restituiscono immediatezza visuale all’angustia in un’ansiogena sinfonia di tormenti che descrivono con lucidità, pur nell’iperbole, molti dilemmi dell’odierno.
Sei i lungometraggi a contendersi il Premio Monsters per il miglior film: Almamula, di Juan Sebastián Torales, presentato alla Berlinale 2023, un racconto che rilegge la mitologia argentina per parlare del presente e del superamento delle superstizioni e del pregiudizio, il giapponese Best Wishes to All di Yuta Shimotsu che sceglie un registro inquieto per descrivere l’ideale tensione al bene dell’individuo che nel suo agire accetta tuttavia anche l’idea del male, Black Mass di Devanny Pinn, una agghiacciante fotografia delle ultime gesta del serial killer Ted Bundy che punta il dito contro i media e la spettacolarizzazione del crimine, Good Boy di Viljar Bøe, unconfortable movie norvegese che racconta delle interazioni di una donna con il nuovo fidanzato ed il suo animale domestico, un uomo che si comporta come un cane ma che ben presto muterà atteggiamento, Moon Garden di Ryan Stevens Harris una fiaba gotica ed onirica sul mondo sospeso di una bimba in coma che lotta con i suoi incubi per ritornare a casa, un film dalle atmosfere retrò che omaggia il cinema fantasy che fu attraverso scelte stilistiche inusuali ed affascinanti, New Life diretto da John Rosman, uno zombie movie atipico che muove da un inseguimento e da una fuga per mescolare dimensioni, toni ed atmosfere in un film che parla della malattia da un’osservatorio intimo e nel contempo globale.
A giudicare i lungometraggi sarà una giuria composta dal regista Karim Ouelhaj (vincitore della scorsa edizione del festival con Megalomaniac), Giulio Sangiorgio, direttore di Film Tv, e Sergio Sozzo, direttore editoriale di Sentieri Selvaggi.
La sezione cortometraggi presenterà 15 lavori provenienti da undici paesi che alterneranno formati e stili per esplorare le pieghe dell’orrore tra stranianti elaborazioni corporee, stregoneria, sconcertanti presenze esterne e incursioni gore in un unicum sfaccettato e strabordante che rielabora gli archetipi del genere con maestria e creatività. Questi i titoli in concorso: Aracne di Cremance, Bookworm di Javier Yañez, La caccia selvaggia di Gianmaria Pezzato, Crappy Christmas: Operation Christmas Child di Jürgen Kling, Dedication di Selina Sondermann, Greed & Gore di Adam Kirkey, Keykavoos di Hamed Asgharzadeh Marghmaleki, The Lovers di Carolina Sandvik, Mantra di Stef Meyer e Pascal Bourelier, Power Signal di Oscar Boyson, Rain, Rain, Go Away di Sebastiano Pupino, Red Rabbit di Rory Kerr, Reginetta di Federico Russotto, Total Liquidation di Ugo De Gregorio, Luis Patard e Andoni Maury, White Ant di Shalini Adnan.
Al corto vincitore verrà assegnato il premio Monsters per il miglior film attribuito da una giuria composta da Francesca Andriani, produttrice della società 10D, David di Donatello nel 2021, lo scrittore e sceneggiatore Maurizio Cotrona e l’attore e regista Andrea Simonetti.
Ad affiancare le categorie più convenzionali la nuova sezione competitiva Off Horror, osservatorio nuovo di zecca sul cinema di genere sperimentale, che rifugge da ogni comfort stilistico sovvertendo stilemi e linguaggi per inerpicarsi su strade impervie che sfuggono ai radar e spesso riservano sorprese impreviste.
Quattro i titoli in concorso: The Fifth Thoracic Vertebra di Syeyoung Park, horror coreano dalle atmosfere plumbee che segue il quotidiano disturbante e disturbato di una strana creatura nata in un materasso, Flashback Before Death di Rii Ishihara e Hiroyuki Onogawa angosciante rilettura onirica delle classiche storie di fantasmi peculiari della grande letteratura nipponica in cui realtà ed immaginazione si fondono sino a confondersi, Residency di Winnie Cheung, a metà tra documentario e film horror, esperienza metanarrativa in cui convivono arti performative e cinema in un universo abitativo fluo di situazioni non classificabili, opprimenti e visivamente conturbanti in cui la finzione si fa realtà e viceversa, Transmission di Mike Hurst originale progetto che simula il compulsivo e repentino passaggio di canali di una qualunque seduta insonne di zapping notturno in un susseguirsi infinito di visioni scomposte e disarmoniche che inevitabilmente finiscono con l’avviluppare l’inerte spettatore. La giuria composta da Luigi Abiusi, poeta, critico e direttore di “Registi fuori dagli schermi”, l’artista tarantina Ezia Mitolo, e Florence Saâdi, produttrice di Megalomaniac assegnerà all’opera migliore il premio Monster per il miglior film.
Tra gli eventi collaterali da non perdere si segnala il talk Taranto Horror Comics, un interessante incontro sul rapporto che lega la città di Taranto al fumetto di suspence con la partecipazione degli autori Maurizio Cotrona (“La fame” edito da Ottovervo), Alessio Fortunato (“Dampyr” edito da Sergio Bonelli Editore) ed Enzo Rizzi che presenterà in anteprima l’Omnibus del suo celebrato Heavy Bone. Alla conversazione seguirà la proiezione di Dampyr di Riccardo Chemello, prima incursione cinematografica dell’universo disegnato Bonelli.
Da segnare in agenda anche la presentazione in anteprima della terza ed ultima parte della docu-serie “Il giro dell’horror” scritta da Luca Ruocco e diretta da Paolo Gaudio. La serie ha l’ambizione di ricostruire in modo capillare l’intera storia orrorifica italiana attraverso un viaggio interdisciplinare che attraversa le arti (cinema, musica, letteratura, fumetti) e le epoche e si aggancia ai codici contemporanei per mezzo di divertenti ed istruttive “challenge”. In questo episodio protagonista è l’indiscusso maestro dell’ horror Lamberto Bava.
Ultimo, non per importanza, il doveroso omaggio al grande regista recentemente scomparso William Friedkin con la presentazione di una sua gemma misconosciuta il cortometraggio “I serpenti della notte”.
Il Monsters è una creatura di creature che spazia fra i generi del genere con disinvolta naturalezza restituendo ampiezza e figura piena al cinema di più immediata sensazione ma non per questo meno ricolmo di piani narrativi e sottintese lezioni. È solo una versione più rumorosa, estrema, disturbante, ipertrofica, eccentrica della realtà che però, giunge al punto diretta e senza infingimenti.
Taranto ha creduto nella forza espressiva del cinema immediatamente evocativo ed ha vinto la sua scommessa creando una realtà festivaliera in costante crescita che punta con sempre maggior vigore alle produzioni più significative del presente e gioca con le suggestioni orrorifiche per far riflettere attraverso registri di percezione istantanea.
Il Mostro è in tavola!
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SIMON