Uomo e Galantuomo in scena al Piccinni di Bari

20.10.2023 – Nell’ambito della Stagione Teatrale di Prosa del Teatro Pubblico Pugliese è in scena, al teatro Piccinni di Bari fino a domenica 22 ottobre, lo spettacolo “Uomo e Galantuomo”, scritto da Eduardo De Filippo, con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses e la partecipazione di Ernesto Mahieux. Assieme a loro anche Antonella Cioli, Ciro Capano, Gino Curcione e Roberta Lucca, Gregorio Maria De Paola, Irene Grasso, Salvatore Felaco, Brunella De Feudis. Regia di Armando Pugliese. Produzione GITIESSE Artisti Riuniti/Teatro della Toscana.

Uomo e galantuomo è il primo testo in tre atti di Eduardo, scritto nel 1922 quando il Maestro aveva solo ventidue anni e segna il suo passaggio dalla farsa al teatro di prosa.

Fu scritto da De Filippo per il fratellastro Vincenzo Scarpetta e fu messo in scena nel 1924 con il titolo “Ho fatto il guaio? Riparerò!” Successivamente, nel 1933, divenne “Uomo e Galantuomo” e fu rappresentato dalla compagnia di Eduardo “Teatro Umoristico I De Filippo”.

Protagonista della vicenda è il teatro: una compagnia di guitti teatrali, L’eclettica, guidati da Gennaro De Sia, viene scritturata da Don Alberto De Stefano per allietare l’estate degli ospiti di uno stabilimento balneare di Bagnoli.

Con l’espediente pirandelliano del teatro nel teatro si susseguono in scena una serie di episodi divertenti in cui l’equivoco regna sovrano, tra intrecci amorosi e finta pazzia che salverà le castagne dal fuoco a più di un personaggio.

Nel ritmo incalzante e divertente dello spettacolo ci sono i temi cari ad Eduardo, la lotta tra miseria e ricchezza e il finto perbenismo borghese, che lui poi approfondirà in altri lavori con quell’ironica malinconia per cui è amato e ricordato.

Quindi si ride, si ride tanto ma c’è una profonda riflessione sull’umanità e anche sul teatro, quello poco curato e cialtronesco.

Lo spettacolo è interpretato da Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses con la partecipazione di Ernesto Mahieux, attori che non hanno bisogno di presentazioni e che sono stati circondati da uno splendido cast che ha reso lo spettacolo ben rodato e godibile.

Magnifiche le scenografie e i costumi, questi ultimi realizzati da Silvia Polidori, recentemente scomparsa e ricordata con affetto alla fine dello spettacolo.

Tre atti insomma passati in un soffio. Si torna a casa con l’emozione nel cuore!