15.05.2015 – A volte una stella può risplendere anche attraverso la nebbia. E quando quella stella ha il nome di Michele Perruggini, batterista e compositore barese classe 1969, attivo nella scena pugliese sin dagli anni `80 con formazioni quali Indigo Blu, X Darawish, Folkabbestia, Funambolici Vargas ed artisti come Maurizio Grondona, Mimmo Cavallo fino a giungere alle più recenti collaborazioni con i cantautori Daniele Di Maglie, Luca Basso, Angelo Ruggiero tanto per citarne alcuni, allora tutto ha davvero un senso.
“Attraverso la nebbia” diventa così per Michele un viaggio di ricerca di nuove consapevolezze, una scommessa con se stessi per poter finalmente esprimere al meglio il suo universo sonoro più intimo, costruito intorno a melodie accattivanti ed evocative ma mai scontate, contaminate dalle sonorità mediterranee dei valenti musicisti presenti nell’ album. Presentato al Teatro Forma di Bari, domenica tre maggio, sold out in ogni ordine di posti, ciò che stupisce in “Attraverso la nebbia” sin dal suo primo ascolto è la capacità di un batterista quale Michele Perruggini di mettere in “note” il suo mondo , che va decisamente oltre ad una rullata o un colpo di tamburo per trasformare il suo sogno in realtà.
Una urgenza, come spesso capita agli artisti, di giungere all` agognato disco solista, nella quale la stessa nebbia diventa metafora di un percorso che l` uomo deve compiere nella vita tra mille difficoltà ed ostacoli per realizzare il proprio obiettivo. Imponente il set live, con una ensemble di tutto rispetto: Mirko Signorile (piano), Giorgio Vendola (contrabbasso), Vince Abbracciante (fisarmonica), Nando Di Modugno (chitarre), Cesare Pastanella (percussioni) , Leo Gadaleta (violino e arrangiamenti archi), Serena Soccola ( violino), Fabrizio Signorile (violino), Mariangela Vercellini (violino) , Elena De Candia(violino) Maurizio Lomartire (viola), Teresa Laera ( viola) ,Gaetano Simone (violoncello), Francesco Barile (contrabbasso) ed una sorpresa in più l’ ottimo Raffaele Casarano (sax alto e soprano).
Ad aprire il live , la voce recitata di Totò Onnis su testi dello stesso autore Perruggini, ma sin da subito è la musica a farla da padrone con la title track, brano che più rappresenta la weltanschauung dell’ intero progetto, nel quale la nebbia rappresenta tutto ciò che si pone tra noi e il sogno, costringendoci a volte a pesanti interrogativi dai quali attingere però energie inaspettate. Si prosegue con l’ ipnotica “ Verso la follia”, brano scritto di getto in una mattina, dalla ritmica decisamente frizzante ed impreziosita dagli interventi percussivi dal sapore orientaleggiante di Cesare Pastanella e dalla struggente “ Torno a casa” con un’ apertura d’ archi che conferisce al brano il giusto supporto armonico ai fraseggi pianistici di Mirko Signorile. In un crescendo di emozioni, il live continua con “ Aria per me” ispirata dai colori e profumi dell’ amata campagna pugliese e dalla delicata “ Gli occhi di un bambino” , un invito dell’ autore rivolto al suo pubblico di guardare il mondo con lo stupore e l’innocenza dei bambini, attraverso la quale ogni cosa assume forme e colori inaspettati. Si prosegue con “Odore di pioggia” composto in una giornata di pioggia ed ispirato al suo odore pungente, “ Soul night” dai toni soul e funk, “ Danza sulle foglie” cadenzata nel suo incedere e dalla bellissima “ Sei petali blu” nei quali la melodia del pianoforte ben si intreccia con il contrabbasso, la fisarmonica ed il sax del virtuoso Raffaele Casarano.
Il pubblico entusiasta applaude a scena aperta tutti musicisti presenti sul palco, a dimostrazione che la nostra Puglia non sa essere da meno a certi artisti internazionali che a volte apprezziamo oltre misura, e si conclude con la melanconica “Il tuo respiro”, per poi lasciarsi cullare dai toni fiabeschi de “ Tra i percorsi delle fate” nella quale è davvero facile smarrirsi e dai “Meandri dell’ anima” anche questo brano scritto a Cisternino, nel quale chitarra e fisarmonica si rincorrono in una corsa senza fine per poi dileguarsi dolcemente sul finale. Pubblico in standing ovation per un Michele Perruggini, che visibilmente emozionato presenta e ringrazia l’ ensemble d’ eccezione e tutti i compagni d’ avventura, per concedersi ancora in un bis applauditissimo e chiudere l’ entusiasmante prima nazionale con “ Gli occhi di un bambino” .
Claudia Mastrorilli