7.07.2023 – Avevamo già parlato in passato dello street artist Francesco Persichella, in arte Priskv, in occasione della realizzazione del suo murale per i settantacinque anni della lega sportiva NBA. (https://www.pugliaeccellente.info/piskv-artista-barese-realizza-murale-per-lnba/)
Non abbiamo resistito al desiderio di conoscerlo meglio e di fare due chiacchiere con lui.

Ci siamo persi nei colori dei suoi meravigliosi murales sparsi per la sua città adottiva, Roma, dove Francesco ha studiato architettura, ed anche in giro per l’Italia e nella sua Puglia. Troviamo infatti alcuni suoi lavori a Canosa di Puglia, cittadina di nascita di Priskv, ed anche a Barletta.

Un ragazzo sveglio, che già da bambino tra una partita di basket e l’altra, aveva capito che la street art sarebbe stata il suo futuro e per quello ha lavorato duramente e continua a farlo.
C’è una grande emozione nelle sue parole, laddove l’arte in generale, e la street art nel particolare, compie una operazione di catarsi, un momento zen, lo definisce l’artista, quando la crisalide continua imperterrita a divenire farfalla, nascendo ogni volta a vita nuova.

Francesco è un architetto e studia molto bene il contesto urbanistico in cui decide di realizzare i suoi lavori. Un po’ come Michelangelo tirava fuori le sue sculture dalla pietra, così Francesco genera i suoi murales dagli ambienti che osserva e con cui poi i lavori che propone dovranno dialogare.
C’è tutto un rito davvero affascinante nel suo modo di lavorare che adesso Priskv stesso ci racconta con le sue parole.

Buona lettura!
 
Quando hai deciso che la street art sarebbe diventata il tuo lavoro, oltre che la tua passione?
Ho deciso che la street art sarebbe diventata il mio lavoro quando l’ho scoperta durante gli anni del liceo, è stato un amore a prima vista; ed una conferma l’ho avuta nel 2011 quando a 18 anni mi sono trasferito a Roma per studiare Architettura e nel mentre sono entrato in contatto con il mondo creativo della capitale. Ho sempre lavorato in funzione di quello, per aprirmi un varco nel mondo del lavoro come artista. Anche mentre studiavo all’università o quando ho avuto le mie prime esperienze lavorative da architetto, son riuscito sempre a ritagliare spazio per i miei progetti artistici rinunciando a qualcos’altro.
Perchè ho sempre creduto che col duro lavoro sarei riuscito a farne una professione full time. Quindi non ho mai pensato che l’arte non potesse essere il mio lavoro, al contrario ho sempre cercato di capire come poter lavorare da artista. Pian piano è stata una cosa che è venuta da sè, progetto dopo progetto mi son fatto conoscere sempre di più fino a quando ho preso la decisione che tra me e l’arte non poteva esserci più nessun ostacolo e che quindi avrei dovuto dedicare tutta la mia giornata, 7/7 a questo. Intorno al 2019 ho abbandonato ogni altra attività lavorativa, ho aperto la p.iva da artista ed ho iniziato il mio percorso.
Come nascono i tuoi murales?
I miei murales nascono soprattutto dall’osservazione del contesto urbano. Per me è fondamentale creare delle opere capaci di dialogare con il mondo circostante, uniche perchè pensate per quel luogo specifico. Mi piace quindi molto studiare il contesto sociale, storico, culturale dei posti in cui vado a dipingere per creare un’opera davvero site specific. Per il resto lascio anche molto spazio all’ispirazione del momento, allo stato d’animo, alle emozioni che sto vivendo in quel particolare periodo. 
Che effetto ti fa guardare i tuoi lavori mentre passeggi per le strade di Roma o della tua città natale Canosa di Puglia?
Quando mi capita casualmente di passare davanti ad uno dei miei vecchi murales onestamente non ci faccio molto caso, sono molto più affascinato quando guardo le opere degli altri artisti. Anzi, mi capita spesso di evidenziare alcuni difetti nella realizzazione o di avere un occhio molto critico riguardo le mie vecchie opere. In generale mi piace molto la fase creativa di progettazione e realizzazione di un’opera, ma una volta conclusa sono solito distaccarmi da essa e pensare al progetto successivo.
Cosa hai pensato quando l’NBA ti ha chiamato in rappresentanza dell’Italia per realizzare il murales dei 75 anni della lega statunitense?
E’ stato per me motivo di grande orgoglio, e da appassionato di basket non potevo crederci. è stato del tutto imprevisto ed inimmaginabile. Da Canosa di Puglia esser riuscito a catturare l’attenzione della più grande lega sportiva al mondo. Ed inoltre come unico artista in Italia. Son quelle cose che sogni da bambino ma a cui non puoi troppo sperare, troppo grandi, troppo lontane per crederci davvero…ed invece...
Cosa provi quando sei sulla piattaforma, con i colori in mano e realizzi i tuoi murales?
Quando lavoro ad un murales, specialmente sulla piattaforma, sono veramente molto concentrato. Penso solo al disegno che sto realizzando e tutto il resto sparisce, potrei rimanere ore ed ore senza bere o mangiare. Per me è anche un momento di catarsi, quasi zen; mi sento in pace con me stesso ed il mondo circostante, riesco a dare del mio meglio. E pensare che soffro anche un po’ di vertigini, ma sulla piattaforma non ho alcuna paura a lavorare anche a 20 m di altezza con il vuoto sotto, è una sorta di comfort zone.
Infine, perchè Francesco Persichella è diventato Piskv?
Piskv perchè, nel rispetto della logica street e dei graffiti, avevo bisogno di un nome d’arte con cui firmarmi. è stato il primo nome che scelsi, negli anni del liceo perchè tutti mi chiamavano così “piscu”, forse da una storpiatura dialettale del mio cognome o di qualche nomignolo. Il nome mi piaceva, era corto e suonava bene. Quindi in definitiva per renderlo un po’ più grafico decisi semplicemente di trasformare la “c” in “k” ed utilizzare la “v” latina al posto della “u”.
Grazie Francesco per questo meraviglioso viaggio nell’affascinante mondo della street art.
  
Biografia

Francesco Persichella in arte Piskv è un giovane architetto e visual artist, nato a Canosa di Puglia (BAT) il 28 Aprile 1993, ma di base a Roma dove si è laureato in Progettazione Architettonica (laurea magistrale) nel 2017 con il massimo dei voti per poi abilitarsi alla professione di Architetto, Pianificatore, Paesaggista e Conservatore nel 2018. Nel 2023 è stato inserito nella lista dei 100 under 30 stilata da Forbes Italia, nella categoria Art & Style.

Da sempre interessato all’architettura e all’arte ha cercato di trovarne una sintesi attraverso la street art che gli permette di interagire con il contesto architettonico esaltandolo attraverso la bellezza della rappresentazione. La sua carriera artistica si è sviluppata proprio nella capitale dove a partire dal 2011 si è fatto conoscere per aver realizzato numerosi interventi nella città, partecipato a mostre ed eventi.

Tra i più importanti ricordiamo i murales realizzati all’interno del museo di street art capitolino: il MAAM, i murales dedicati ad ALBERTO SORDI, CARLO VERDONE, LINO BANFI per il quali ha ricevuto il plauso degli stessi attori, il murales realizzato per il campione olimpico MASSIMILIANO ROSOLINO, la scenografia realizzata al TEATRO QUIRINO per la rappresentazione teatrale “Ultimo Giorno di un condannato a morte” con PINO INSEGNO, il murales e le grafiche realizzate per BEBE VIO ed i suoi Giochi senza barriere 2019.


Nel 2020 ha realizzato un tributo alla leggenda del basket KOBE BRYANT, molto apprezzato oltreoceano e con il quale è apparso su molti Media internazionali quali FOX, SKY, NBAonTNT, BLEACHER REPORT.

Nel 2021 ha realizzato per RED BULL un dipinto murale sulla superficie del playground di Scalo San Lorenzo; il primo campo da basket dipinto di Roma ed uno dei più grandi d’Italia. Sempre nel 2021 ha vinto il finanziamento della regione Puglia STHAR LAB per riqualificare attraverso la street art lo storico mercato cittadino di Canosa di Puglia. Inoltre ha realizzato un tributo alto 16 m a GIUSEPPE DE NITTIS nella sua Barletta.

Nel 2022 ha realizzato per RED BULL un dipinto murale sulla superficie dello skatepark di Ostia, uno dei più grandi in europa per una superficie di oltre 1000mq. All’outlet Valmontone ha invece realizzato il MURALES SOSTENIBILE PIÙ LUNGO D’ITALIA, oltre 110 m dipinti con le speciali vernici cattura smog AIRLITE.

Lo stesso anno è stato selezionato da NBA come unico artista italiano per celebrare i 75 anni della lega americana. Da questa collaborazione è nato un murale di 100mq realizzato a Roma in memoria di Valerio D’Angelo, esposto poi in occasione degli NBA Abu Dhabi Games 2022 ad Abu Dhabi. Ad oggi ha realizzato circa 50 interventi di street art in tutta Italia concentrandosi principalmente su progetti di natura culturale e sportiva.

Nel 2020 ha ricevuto il PREMIO DIOMEDE GIOVANI ed il PREMIO DEA EBE nella città di Canosa di Puglia.
La sua estetica spazia da uno stile realista ad uno geometrico futur-cubista, il tutto unito da una attitudine prettamente figurativa. Grande attenzione è riservata all’uso del colore ed a come questo interagisce con la forma e lo spazio.

Link: https://www.piskv.com/

Manuela Bellomo