5.04.2023 – Vi raccontiamo la terza puntata della rubrica Cime in Taverna, curata dall’Associazione Culturale Cime di Puglia. Siamo quindi di nuovo in trasferta a Locorotondo presso la Taverna Scostasole di Nino Barbarito che ci propone una nuova ricetta.
Prima di immergerci nei piaceri della gola ci aggiriamo nelle stradine del borgo e, alzando il naso, incontriamo la Quarantana.
E’ una tradizione molto comune in Puglia, con sfumature diverse in ogni paese. In genere si espone il mercoledì delle Ceneri e rimane in vista fino al Sabato Santo, giorno in cui viene bruciata e dal fuoco si traggono buoni auspici per l’annata che ricomincia, dopo le fatiche dell’inverno.
La Quarantana si presenta come una vecchietta, vestita di stracci e in lutto, che idealmente è la moglie del Carnevale, morto il Martedì Grasso.
Ha una connotazione purificatoria, rammentandoci che durante la Quaresima ci si deve astenere dalle carni e da tutti i cibi grassi e dagli eccessi che hanno caratterizzato il Carnevale.
La Quarantana può avere talvolta tra le mani del cibo, un fuso per filare oppure un paio di forbici come monito: a chi fosse stato beccato a mangiare cibi proibiti in Quaresima, la vecchietta avrebbe tagliato la lingua.
Tornando alla ricetta di oggi, nella speranza che la Quarantana non si offenda, essendo ormai vicini al Sabato Santo, Nino ci propone un piatto a base di funghi cardoncelli, vongole, purea di fave e cavatelli fatti a mano.
L’aspetto è davvero appetitoso!
In ogni puntata, oltre alla ricetta del giorno, vi racconteremo un pezzetto di Locorotondo e dintorni, un viaggio tra luoghi, persone, curiosità.
Se avete perso le puntate precedenti potete cliccare sui seguenti link:
https://www.pugliaeccellente.info/cime-in-taverna-conosciamo-nino-barbarito/
https://www.pugliaeccellente.info/taverna-scostasole-ospita-la-seconda-puntata-di-cime-in-taverna/
Manuela Bellomo
Video e montaggio video: Aurora Lorusso