28.11.2022 – Non si ferma la macchina di Cime di Puglia, in costante movimento alla scoperta – e proposta – di nuovi libri per la consueta rubrica Parole e pubblicazioni: la Puglia dà emozioni.
Sapientemente diretta dalla regia di Graziano Bevilacqua, Elisabetta Russo incontra questa volta Antonio D’Ostuni.
Persona genuina, Antonio ci presenta il suo libro, dal titolo assai curioso: La pausa del caffè, il cui “sovratitolo” – per la posizione in copertina – è 70 piccoli racconti da leggere durante.
“E potrebbero essere molti di più!” tiene subito a precisare il nostro autore di giornata.
Il titolo è di per sé alquanto esplicativo di cosa vuol raccontare: sono storielle di tutti i giorni, prese dal vivere quotidiano, dall’attenta osservazione di Antonio della sua città, Bari.
“Quando noto qualcosa mi piace metterlo per iscritto, poi ci aggiungo qualcosa di mio prendendola dalla fantasia o dai ricordi che affiorano”. Una ricetta semplice, ma efficace, visto il risultato.
D’altro canto è propria di Antonio quest’indole di voler scrivere, lui che ci racconta di provenire da una famiglia che leggeva e scriveva molto e che gli ha trasmesso la medesima passione. E così lui con i suoi figli.
Persone, luoghi, dettagli, profumi. Sono questi i protagonisti di questi 70 piccoli racconti, da leggere “giusto il tempo di bere un caffè” nella pausa pranzo di lavoro o in compagnia di un amico.
Brevi e coinvolgenti, da “bersi” tutti d’un fiato.
Particolari anche le “fonti di ispirazione” di Antonio D’Ostuni.
Innanzitutto, una radionovela colombiana – prima ancora delle telenovelas – “La zia Julia e lo scribacchino” di Mario Vargas Llosa, che si caratterizzava per la sua capacità di sintesi.
In secondo luogo, l’esempio dello scrittore Henry Bernstein, drammaturgo vissuto a cavallo tra il XIX e XX secolo che scrisse “Il muro invisibile” all’età di 96 anni.
Perché niente avviene per caso.
Perché tutto è possibile, se lo si vuole davvero.
Di una cosa Cime di Puglia può fregiarsi: è la prima intervista di Antonio D’Ostuni col suo libro.
Non vi sono presentazioni pubbliche o eventi organizzati, dovuto anche al fatto che “La pausa del caffè” è stato pubblicato solo sul finire del mese di luglio scorso.
E se Cime di Puglia è la prima vetrina per questo curiosa raccolta di storielle, c’è anche un po’ di noi nella genesi della stessa.
Se (70 piccoli racconti da leggere durante) La pausa del caffè – infatti – è venuto alla luce, c’è del merito della nostra Cima Rino Nenna: in un loro incontro quest’ultimo ha convinto Antonio a pubblicare il libro, affidandosi alla stessa casa editrice che cura le pubblicazioni di Rino.
Un incontro fortunato, possiamo affermare.
E ci conferma Antonio ne seguiranno altre di storie.
Qualcosa bolle in pentola!
Ringraziamo Antonio D’Ostuni per la sua compagnia e spontaneità.
Come di consueto, il link dell’intervista integrale è qui: https://youtu.be/1PIDv3ABhSU
La pausa del caffè, Antonio D’Ostuni, Joyprint.
Claudio Mastrodonato