28.12.2020 – Daniele Manni, pugliese e docente dell’anno.
Dopo essersi classificato terzo a settembre, agli “International Entrepreneurship and Innovation Teaching Excellence Awards” e ad aver vinto ad ottobre il prestigioso “Global Teacher Award” (primo docente italiano), nei giorni scorsi ha scoperto di essere sia “Pugliese dell’Anno” per la rivista “Amazing Puglia” che “Docente dell’Anno 2020” secondo “Your Edu Action”. Il docente leccese Daniele Manni chiude così in bellezza questo anno che, per tanti altri versi, è invece totalmente da cancellare e dimenticare.
L’organizzazione dedicata al mondo della scuola “Your Edu Action” – precisa una nota – ha annunciato nei giorni scorsi i nomi dei personaggi della scuola italiana a cui intende rendere omaggio in questo particolarissimo 2020. Ha pertanto selezionato e consegnato il prestigioso Premio annuale #YEA al dirigente scolastico, all’insegnante e allo studente che più si sono caratterizzati nel loro ruolo.
Per il 2020 il titolo di “Docente dell’Anno” è stato assegnato quindi a Daniele Manni, che insegna informatica e auto-imprenditorialità nell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce. Nel corso della sua carriera ha contribuito alla realizzazione di progetti imprenditoriali di giovani studenti, che hanno seguito e applicato i suoi insegnamenti e hanno raggiunto prestigiosi traguardi, sia come premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali che in termini economici e di lavoro. È il primo docente italiano ad aver vinto il “Global Teacher Award”.
Nel 2004, insieme alla collega Elisabetta D’Errico e a 16 studenti maggiorenni, ha fondato la prima società cooperativa scolastica “Arianoa” (“aria nuova” nel dialetto locale), il cui obiettivo era ed è quello di fungere da incubatore e acceleratore per le micro imprese dei suoi studenti under 19. Un successo senza precedenti per l’impresa sociale Mabasta, contro il bullismo, presentata addirittura sul palco di Sanremo 2017 e premiata dal Presidente della Repubblica Mattarella, e poi la recente ComeApro.it, pensata e sviluppata durante il lockdown e rivolta alla riapertura consapevole di negozi, ristoranti e scuole.
“Per diversi anni sono stato un po’ un fuorilegge perché mi sarei dovuto attenere ai programmi ministeriali stabiliti. Ma avevo visto che l’Informatica era davvero ostica per i miei studenti. Così mi sono dovuto reinventare: ho quindi spostato l’attenzione sul web e ho dato gli strumenti, in poche settimane, per costruirsi da soli dei siti che potessero dare più soddisfazione ai ragazzi. E poi ho unito una mia grande passione: l’imprenditoria“.
Un prof “un po’ fuorilegge” può essere eccellente? Secondo noi si!